È curioso come il problema delle partite truccate pare interessare il mondo delle scommesse piuttosto che quello sportivo. A porre la questione sono stati infatti i bookmaker che da anni denunciano alle autorità sportive gli eventi dal gioco anomalo. In un simposio sulla lotta alle partite truccate, il presidente del Cio Rogge ha sottolineato due aspetti: 1) che spesso gli atleti sono strumenti ricattati; 2) che il fenomeno è mondiale, ma ha il suo volano in Asia. Dove la malavita organizzata scommette su gare di campionati o di serie minori. I controlli sono a tappeto. Nel 2009 lUefa ha monitorato 29mila partite, erano appena 1.800 nel 2005, riscontrando che solo lo 0,7% delle gare è risultato truccato. «Poco, ma non pochissimo», il commentato del portavoce dellUefa.
E allora, cosa si può fare? Ughi, presidente di Snai SpA, ritiene indispensabile il varo di una commissione antifrode cui dovrebbero aderire gli operatori di scommesse, le federazioni sportive e gli organi di polizia oltre alle amministrazioni statali: «I bookmaker lanciano i warming in presenza di gioco anomalo, le federazioni sportive attivano le indagini e, in caso di riscontri positivi, entrano in scena le autorità di polizia. È lunico modo per limitare il fenomeno degli eventi taroccati e soprattutto evitarne la proliferazione».
Ma si potrebbe migliorare la situazione applicando con rigore la legge sullantiriciclaggio entrata in vigore nel marzo 2010. Da questa data i gestori di agenzie, ricevitorie, tabaccherie e sale bingo sono tenuti a registrare i dati personali dei giocatori che intendono svolgere unoperazione finanziaria in entrata o in uscita superiore a mille euro. Obbligatoria anche la trascrizione della data, del valore della transazione e dei mezzi di pagamento utilizzati. Alla stessa stregua i concessionari debbono procedere alla raccolta, allarchiviazione e alla conservazione dei dati raccolti dalla rete dei punti vendita nonché di quelli relativi a operazioni «sospette» perché potenzialmente legate a riciclaggio di denaro sporco. In questo caso va informata lUnità di Informazione Finanziaria istituita presso Bankitalia. Limporto dei 1000 euro è stato spesso indicato come aggirabile, in quanto a un giocatore basterebbe spezzare la giocata in tagli più piccoli e poi replicarla. Ma si può intervenire ugualmente. Ad esempio SkySport365, operatore austriaco, attraverso laccettazione da remoto, è in grado di bloccare questo tipo di manovra. Alla stessa stregua la mancata compilazione o il mancato invio della documentazione antiriciclaggio bloccano automaticamente il pagamento della giocata che rimane così in sospeso. Vedi il caso di Bari-Livorno.
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