Riciclaggio Chiesti i domiciliari per il senatore del Pdl Nespoli

Un’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari è stata emessa nei confronti del senatore del Pdl Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola, provincia di Napoli. La richiesta di autorizzazione del provvedimento è stata già inoltrata a Palazzo Madama. Firmata dal gip Alessandro Buccino Grimaldi su richiesta dei pm Henry John Woodcock e Vincenzo Piscitelli: nel documento si parla di concorso in bancarotta fraudolenta e riciclaggio; l’indagine è quella sul fallimento della società di vigilanza privata «La Gazzella» che opera a Afragola. E ancora.
Risultano indagate altre sette persone, tra cui l’amministratore della società, l’autista e il nipote del sindaco di Afragola, un consigliere comunale, un imprenditore e un commercialista. Nei loro confronti il gip non ha accolto la richiesta di provvedimento restrittivo ritenendo che non vi siano esigenze cautelari. I pm ipotizzano che somme di denaro dell’azienda di vigilanza, nonché altri introiti di provenienza illecita siano stati distratti per essere trasferiti in una società, la «Sean», attiva nel settore immobiliare, che secondo gli inquirenti sarebbe controllata dalla moglie del senatore. C’è anche un’ipotesi di reato, che allo stato sarebbe prescritta, di corruzione elettorale per promesse di assunzioni nella società in cambio di voti. Parole di solidarietà per Nespoli da esponenti del Pdl.

«Non si capisce perché al senatore Nespoli debbano essere inflitti gli arresti domiciliari - osserva Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl - se non per marcare davanti all’opinione pubblica il ricorso a un provvedimento di privazione della libertà». Maurizio Gasparri, presidente del gruppo Pdl a Palazzo Madama: «Devo constatare che si rinnovano opinabili modalità di azione da parte di alcuni settori della magistratura».

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