«Un giorno la Rai mi cacciò perché non ero raccomandato»: lo rivela Luca Zingaretti in unintervista esclusiva con «À», il settimanale diretto da Maria Latella, in edicola oggi. «Quando ho iniziato a fare questo mestiere non avevo il physique du rôle del protagonista. Per il ruolo principale di una fiction, molto tempo fa, vinsi il provino, ma la Rai - racconta lattore - mi rifiutò perché mi fu detto chiaramente che non ero un nome e non avevo santi in paradiso. Ci rimasi malissimo. Quel funzionario è ancora al suo posto».
Zingaretti, in onda anche in questi giorni su Raiuno nei panni del commissario Montalbano, che raggiunge sempre altissimi indici di ascolto, si trasforma da poliziotto in pusher per lunico film italiano in concorso a Cannes, «La nostra vita» di Daniele Luchetti.
Riservato, poco incline alla mondanità e alle interviste, questa volta lattore parla anche della sua storia con Luisa Ranieri, iniziata cinque anni fa. Per la prima volta annuncia: «Sono pronto a diventare padre. Se oggi, a 47 anni, dicessi che non lo sono sarei davvero uno stupido.
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