Stefano Zurlo
da Milano
Appropriazione indebita. È laccusa che la Procura di Roma muove al presidente della Confcommercio Sergio Billè. Il nome di Billè era stato iscritto nel registro degli indagati da alcune settimane, ma la notizia non era trapelata. Ieri la consegna dellavviso di garanzia e la scoperta che anche il numero uno della Confcommercio è stato risucchiato nelle indagini sulla scalata ad Antonveneta. I pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli, che ieri hanno disposto anche alcune perquisizioni, hanno acceso i riflettori sui rapporti fra Billè e Stefano Ricucci, limprenditore romano al centro della vicenda Antonveneta. In particolare, ad aver insospettito i magistrati è la vendita, in realtà mai andata in porto, da parte di Ricucci di un immobile situato a Roma in via Lima e destinato ad ospitare la nuova sede della Confcommercio.
Tutta loperazione sembra, almeno a prima vista, anomala e i pm della capitale lavevano già evidenziata nella richiesta di proroga dellinterdizione per Ricucci da tutte le cariche societarie. Anzitutto, limmobiliarista sarebbe riuscito ad incassare ben 39 milioni, due terzi del valore complessivo di 60 milioni di euro, già nel preliminare in cui appunto si indicava il prezzo totale. Billè avrebbe prelevato i soldi dal cosiddetto «fondo del Presidente», una voce extrabilancio dellorganizzazione e ora i magistrati vogliono capire se ci sia stato un utilizzo irregolare delle risorse della Confcommercio. Ancora, la robustissima tranche, incassata dalla Garlsson di Ricucci, società off shore con sede alle Isole Vergini, sarebbe stata immediatamente utilizzata per la scalata ad Antonveneta. Lintesa infine non fu perfezionata e il palazzo non è mai arrivato alla Confcommercio. Passaggi che incuriosiscono gli investigatori.
«Sono assolutamente tranquillo - replica Billè che considera lavviso di garanzia un atto dovuto - le indagini non potranno che chiarire la piena correttezza del mio operato: i fondi sono stati gestiti con totale correttezza ed in conformità alle delibere dellassociazione. Ho chiesto - conclude il presidente di Confcommercio - di essere sentito al più presto per fornire ogni indicazione utile». Il presidente di Confturismo e vicepresidente di Confcommercio, Bernabò Bocca, mette però le mani avanti e ipotizza luscita di scena di Billè: «Allinterno dellassociazione cera un atteggiamento critico su determinate operazioni che erano state fatte allinsaputa di gran parte degli organi confederali.
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