Ama, finiscono quindici anni di centro-sinistra. Al vertice dellazienda municipalizzata per lambiente da ieri cè Marco Daniele Clarke, proprio come anticipato da Il Giornale martedì. Dopo lindicazione del sindaco Alemanno, ieri pomeriggio lassemblea degli azionisti ha nominato presidente dellAma lattuale assessore ai lavori pubblici del XX municipio. Membri del nuovo Cda sono Franco Panzironi (nominato amministratore delegato), Massimo Balia, Giuseppe Cangemi e Vincenzo Roselli. Non sappiamo se fare gli auguri al neo-presidente, personaggio di primo piano del Pdl, già minisindaco del XX e assessore con Moffa, o tenere il fiato in sospeso per il futuro. Più che su una poltrona Clarke siede, infatti, da oggi sul coperchio di una pentola in ebollizione, pronta a esplodere in ogni momento.
Malagrotta, la più grande discarica dEuropa, è ormai a fine attività. Roma produce 657 kg pro-capite di rifiuti allanno, record nazionale. LAma, dopo la gestione di Hermanin e Veltroni, è sullorlo del fallimento. Nellultima relazione del collegio sindacale lo si legge chiaramente: per salvare lazienda servono altri 108 milioni. La ricapitalizzazione dellAma costerà al Comune oltre 60 milioni. Esattamente 61.748.000 euro. Più altri 20 milioni di anticipo cassa. Serviranno, come ha spiegato il sindaco, a riparare gli automezzi guasti e pagare gli stipendi. Il consiglio comunale ha approvato ieri sera a maggioranza le delibere per la ricapitalizzazione. Polemica lopposizione: «Senza piano industriale, votiamo no». Replica della maggioranza: «Il piano chiedetelo al precedente cda, questo si è insediato oggi».
Mesi fa il Comune aveva versato nelle casse dellAma altri 50 milioni. Ma i conti restano in rosso. Per capire perché, non ci vuole il genio della lampada. Basta una semplice operazione aritmetica. Al Colari, che in regime di monopolio smaltisce i rifiuti di Roma, nel 2007 lAma ha pagato 72 euro a tonnellata, in totale circa 100 milioni. Questanno non è andata diversamente. «Numeri alla mano - sottolinea il consigliere del Pdl Ludovico Todini - abbiamo appreso che lAma ha ben 650 milioni di euro di esposizioni bancarie e 37 milioni di interessi passivi. Inoltre, al 30 settembre 2008 il patrimonio netto era di 1,2 milioni di euro». Come dire, casse vuote. Ovvero, la sinistra ha speso tutto fino allultimo centesimo. E lo smaltimento rifiuti? LUrbe finirà sepolta sotto montagne di spazzatura appena Malagrotta chiuderà? O si può ancora fare qualcosa? «A Roma è necessario un nuovo impianto di smaltimento» ha annunciato Alemanno nellincontro con lUnione Industriali del 25 novembre: «Può essere costruito dallAma, quindi dal pubblico, e deve garantire che entro pochi anni nessun rifiuto tal quale venga conferito in discarica. In questo comparto non ci può essere il monopolio di un solo imprenditore».
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