Riecco Famiglia cristiana: "Mai così male dal 1946 Tutta colpa del premier"

Per Famiglia cristiana la spaccatura del Paese non è di natura politica ma personale. E ruota tutta intorno alla figura del premier. Il catastrofismo del settimanale continua: "Dal 1946 non si è mai vista una crisi simile" 

Riecco Famiglia cristiana: 
"Mai così male dal 1946 
Tutta colpa del premier"

Milano - Mancava solo Famiglia cristiana all'appello. Il settimanale dei Paolini torna a puntare il dito contro il Cavaliere: la colpa è sempre sua. L'Italia non è mai andata così male dal 1946. Nel sito del periodico diretto da Don Sciortino viene anticipato l'editoriale in uscita domani. E non si leggono parole confortanti. "La spaccatura attuale del Paese non è di natura politica in senso tradizionale, ma del tutto personale, e ruota intorno alla figura del premier, Silvio Berlusconi". Insomma, niente di nuovo. Tutta colpa del presidente del Consiglio.

Mai vista una crisi così Ma l'articolo, vergato da Beppe Del Colle, si fa più sentenzioso: "Dal 1946 a oggi non si è mai vista una crisi simile". Secondo l'editorialista, la coincidenza tra lavori parlamentari (federalismo, milleproroghe, fisco municipale) e vicende giudiziarie (caso Ruby) "cade in un momento in cui si registra il massimo dissenso dentro le più importanti cariche e istituzioni del Paese (le presidenze delle due Camere, il Governo, la Corte costituzionale, il Consiglio superiore della magistratura), mentre di giorno in giorno aumenta l’inquietudine del capo dello Stato e sono addirittura coinvolti nella polemica sulla questione morale i rapporti fra Stato e Chiesa". Uno scenario apocalittico, dunque.

La bacchettata alla Lega Ma da Famiglia Cristiana proposte concrete e costruttive non ce ne sono. C'è spazio invece per una predica alla Lega Nord, dopo aver espresso il pericolo che il partito di Bossi possa aumentare il suo peso decisionale: "Avrebbe potuto trovare sostenitori più convinti fra gli eredi dei cattolici popolari sturziani, autonomisti e non di destra, e fra i riformisti democratici (della sinistra postmarxista, per intenderci) che fra i nazionalisti e i centralisti della tradizione della destra liberale e del fascismo".

Si va verso l'ammucchiata Infine,"comunque vadano le cose - conclude l'editorialista - il perno della spaccatura in atto è Berlusconi su cui le due parti opposte concentrano il bene e il male, tanto che si parla di una molto ipotetica alleanza

costituente fra partiti naturalmente anche molto diversi fra loro, solo per far fuori il Cavaliere". Un'ammucchiata eterogenea che anche Famiglia cristiana sembra disposta ad avallare pure di eliminare il Cavaliere".

 

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