Rientra da scuola e trova i ladri in casa: rapinata

Se li è trovati davanti all’improvviso. E probabilmente ha pensato a un brutto scherzo. «Credevo ci fossero i miei genitori in casa e invece ho trovato quei tipi..».
Ieri sera ancora sotto choc - anche se non ha voluto andare all’ospedale, preferendo le coccole di mamma e papà - la ragazzina di 15 anni aggredita e rapinata in casa nel primo pomeriggio di ieri in un’abitazione di viale Marche. Un’esperienza drammatica la sua. Anche perché un’adolescente che torna a casa dopo la scuola e, trovando la porta aperta, si predispone a vedere e incontrare i suoi genitori e, invece, si trova davanti due estranei, malintenzionati e violenti, che l’aggrediscono e la rapinano, non può che rimanere sconvolta.
Erano passate le 13 da qualche minuto ieri quando Clarissa (il nome è di fantasia) è rientrata da scuola. Sul pianerottolo dove si trova l’appartamento in cui abita con i genitori la ragazzina ha un sussulto: la porta d’ingresso è socchiusa. Così lei, che stava per tirare fuori le chiavi, pensa subito che all’interno ci siano i genitori e spalanca l’uscio con tranquillità. Tutto accade in una manciata di secondi, la ragazzina non se ne rende quasi conto: due uomini la circondano e l’immobilizzano.
«Parlavano straniero - dirà più tardi Clarissa ai poliziotti delle volanti intervenuti sul posto -, quasi sicuramente spagnolo. Ecco: quasi sicuramente si trattava di due sudamericani. E non erano armati».
I due non sanno una parola d’italiano, ma fanno in fretta a farsi capire: vogliono che la ragazzina consegni loro tutti gli oggetti di valore che porta con sé. Quindi, tanto per non perdere tempo, le strappano il cellulare e il portafoglio con qualche decina di euro. Quando Clarissa, impaurita e in lacrime, fa capire che non possiede altra merce «interessante», loro rovistano ancora un po’ nell’appartamento, quindi fuggono.

Solo a quel punto la ragazzina, servendosi del telefono fisso (il suo se lo sono portati via i rapinatori) chiama il padre e lo avverte dell’accaduto.
Insieme ai genitori di Clarissa sul posto arriva anche la polizia. L’abitazione è sottosopra ma la famiglia si rende conto subito che mancano 1400 euro, qualche gioiello e tre orologi da polso di cui uno d’oro.

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