Rifiuta una sigaretta, massacrato di botte

Massacrato di botte per aver rifiutato una sigaretta a una baby gang di sudamericani, un cittadino del Bangladesh finisce al pronto soccorso. Mentre poche ore prima in una discoteca alcuni adolescenti rapinano un quindicenne e poi lo caricano di calci e pugni.
L’aggressione più grave in Largo Marinai d’Italia, dove la baby gang raggiunge il bengalese, 34 anni, regolare in Italia, intercettato in corso XXII Marzo, inseguito e poi bloccato nell’area verde. L’asiatico viene circondato da otto ragazzini sudamericani «Senz’altro minorenni» preciserà poi alla polizia. Gli chiedono una sigaretta, lui rifiuta e i latinos si lanciano su di lui: forse era una prova di coraggio per entrare a farte parte di qualche «pandillas». Il bengalese finisce a terra, sotto una gragnuola di colpi che si conclude con una bottigliata in testa. Un passante lo vedrà esanime e farà intervenire i soccorsi.
Tre ore prima invece un italiano di 15 anni aveva chiamato la polizia raccontando di essere stato aggredito alle 18.30 da 7 o 8 coetanei, tutti dell’Est tranne un italiano, fuori dallo «Shocking», discoteca ai Bastioni di Porta Nuova.

Dopo essersi fatti consegnare dieci euro e cellulare, i teppisti l’hanno colpito a calci e pugni e solo l’intervento della vigilanza del locale ha evitato il peggio. Sentendo ancora dolore si è fatto visitare al Fatebenefratelli.

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