«Il rifiuto dei termovalorizzatori porterà a emergenze tipo Napoli»

«Il no ideologico agli impianti di termovalorizzazione dei Verdi e della sinistra radicale rischia di produrre nel Lazio la stessa emergenza rifiuti che sta vivendo la Campania, regione del ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio». Lo afferma in una nota Donato Robilotta, capogruppo alla Regione Lazio dei Socialisti Riformisti-Giovane Italia.
«Lo sanno anche i Verdi del Lazio, come Fontana e Zaratti - aggiunge - che la raccolta differenziata non è la soluzione del problema, perché pur raggiungendo l’obiettivo del 50% resterà un altro 50% di rifiuti che dobbiamo mettere da qualche parte, e allora o costruiamo gli impianti di termovalorizzazione o allarghiamo le discariche o ne autorizziamo di nuove, e non è un caso che proprio l’attuale maggioranza che sostiene Prodi, con a capo il ministro Pecoraro Scanio, ha prorogato di un altro anno la sopravvivenza di Malagrotta e delle altre discariche, che sono più inquinanti degli impianti».
«I Verdi - continua - sanno bene che il piano commissariale di Marrazzo è sottostimato in quanto a numero di linee e di impianti, infatti nel Lazio per raggiungere la soglia di tranquillità ci vorrebbero almeno 11 linee ed oltre al quarto impianto ad Albano anche uno a Latina ed un altro nell’area Viterbo-Rieti.

Infatti oggi, al netto della raccolta differenziata del 12%, produciamo 3.373.462 t/a di rifiuti, ed anche se raggiungessimo con un colpo di bacchetta l’obiettivo del 40% di rd avremmo sempre 2.428.893 che resterebbero da trattare».

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