Riforma del condominio: comitato ristretto all’opera

La riforma del condominio (già approvata al Senato e attualmente all’esame della commissione Giustizia della Camera, che sta elaborando un nuovo testo in Comitato ristretto) sta marciando alacremente, sotto la guida del relatore on. Torrisi.
Molti punti (tra i quali - in particolare - il Registro amministratori in aggiunta al Repertorio condominii, il libretto casa già bocciato da innumerevoli sentenze e anche dalla Corte costituzionale, la targhetta nell’atrio generatrice, come già accaduto, di truffe varie) destano ancora perplessità e, comunque, necessitano di approfondimenti. Ma l’apertura al confronto (e alla volontà di pervenire a un testo condiviso) da parte del relatore e dei componenti il comitato ristretto, è palese.
Infatti, si esclude l’attribuzione della «personalità giuridica» (ritenendo l’innovazione troppo ardita) ma si discute sulla «capacità giuridica», con particolare riferimento a quanto da sempre sostenuto dall’on. Lino Duilio.


Del resto, le stesse associazioni di amministratori, condomini e proprietari che premono in questo senso (Agiai, Alac, Appc, Asppi, Assocond, Confedilizia, Gesticond e Unioncasa) hanno di recente fatto presente, in un comunicato, che sarebbe accettabile, in questa fase, anche la capacità giuridica, «la quale comporta un’autonomia patrimoniale attenuata e il riconoscimento al condominio della possibilità, per specifiche materie legislative stabilite, di essere titolare di diritti e obblighi».
*Presidente di Confedilizia

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