Rignano Flaminio - Anche la bidella Cristina Lunerti torna a Rignano Flaminio. "Siamo estremamente felici, non vedo l’ora di andarmene a casa. Al tempo saprete tutto quello che è successo". Queste le sue prime parole. E' libera anche la sesta indagata finita in carcere il 24 aprile scorso nell’ambito dell’inchiesta sui presunti abusi sessuali compiuti ai danni di alcuni bimbi della scuola materna "Olga Rovere". Senza attendere l’esito dell’udienza che il tribunale del riesame di Roma aveva fissato per il 15 maggio, il pm Marco Mansi della procura di Tivoli, ha chiesto e ottenuto dal gip Elivira Tamburelli l’immediata scarcerazione della donna. Ieri i giudici del tribunale della libertà avevano ordinato la scarcerazione per gli altri cinque indagati: le insegnanti Patrizia Del Meglio, Silvana Candida Magalotti e Marisa Pucci, l’autore televisivo Gianfranco Scancarello e l’immigrato dallo Sri Lanka, Kelum Weramuni De Silva.
Ma allora chi è stato? "Allora chi è stato?". A domandarselo è il padre di uno dei bambini presunte vittime degli abusi. Faccia pulita, l’occhio incredulo, modi pacati, gentili, ma si nota che è attonito. "Voglio sapere cosa è successo - dice - voglio sapere come sono andati i fatti. Non sono colpevolista, non ce l’ho con nessuno, ma sono in uno stato di frustrazione". Si arrabbia solo quando ricorda che alcuni degli innocentisti ieri hanno detto: "Portate via i bambini ai genitori".
Per questo padre solo l’idea che qualcuno ipotizzi una cosa del genere è "assurdo". C’è un’altra domanda che questo padre rivolge agli indagati: "Se fosse successo a loro come si sarebbero comportati, non avrebbero cercato di tutelare i propri figli?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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