Le rilevazioni Arpa rassicura: «Qualità dell’aria regolare, nessun problema»

Eccola. Dopo cinque giorni di viaggio, la nube di cenere proveniente dal cratere del vulcano islandese è arrivata in Italia e, anche se non si vede, ha invaso il cielo della Lombardia.
Ma non c’è di che preoccuparsi. Trasporti in tilt a parte. In base a quanto riferiscono gli esperti, non dovrebbero esserci danni per la salute. Sulla base dei dati misurati dalla rete di qualità dell’aria di Arpa Lombardia non si evidenziano, al momento, situazioni anomale eventualmente ascrivibili al materiale emesso dal vulcano islandese mercoledì scorso. «Si conferma - si legge in una nota dell’Arpa - la situazione circolatoria descritta sabato, con correnti in quota favorevoli al trasporto delle ceneri verso l`Europa Nord ed Est. Le correnti a quote più basse favoriscono, invece, il trasporto verso Sud. Il Nord Italia è tra le zone più meridionali potenzialmente interessate per la giornata di domenica. Per quanto riguarda le condizioni dispersive degli inquinanti emessi al suolo si conferma la previsione di ieri: debole instabilità, quindi condizioni neutre per il rimescolamento, lunedì situazione più stabile, quindi condizioni favorevoli all’accumulo degli inquinanti».
Per quanto riguarda il clima, il meteorologo Mario Giuliacci sostiene che servano «un paio di settimane per fare un bilancio e comprendere quanto materiale in dispersione sia entrato nella stratosfera, dove può rimanere per anni.

Se, come sembra, l’attività esplosiva del vulcano islandese non si attenuerà, in virtù dell’alimentazione della pressione con l’acqua dei ghiacciai, potremo attenderci - conclude Giuliacci - una seconda parte dell’anno più fredda». E quindi un’estate un po’ più lieve rispetto agli anni scorsi.

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