(...) In meno di tre settimane, quindi, Enrico Musso ha recuperato 11 punti allavversaria, che a sua volta ne ha persi sei.
Rispetto al sondaggio della Margherita, si ribalta anche il rapporto tra i due principali candidati e i partiti che li sostengono. Musso attira più consensi della coalizione di centrodestra (48 per cento contro 45), la Vincenzi piace meno dellUnione (si ferma al 52 per cento, contro il 55 della coalizione).
Ai cinquecento genovesi intervistati lunedì (scelti fra i 523.342 maggiorenni residenti che voteranno per il sindaco) la società di ricerche ha fatto due domande secche: «Se ieri si fossero tenute le elezioni comunali, lei a quale schieramento avrebbe dato la sua preferenza?». E ancora: «Se ieri si fossero tenute le elezioni per eleggere il nuovo sindaco della sua città, lei a quale candidato avrebbe dato la sua preferenza?». Il campione è più ristretto del sondaggio della Margherita di inizio marzo (allora furono intervistate 1500 persone), ma le domande sono state più dirette.
Il sondaggio è stato compiuto anche a Palermo e Como, dove a «vincere» sono stati i candidati della Cdl. Le preferenze dei genovesi vanno invece a sinistra, anche se il candidato della Cdl è in forte recupero.
Enrico Musso invita alla cautela: «I sondaggi vanno presi con le molle». Il professore racconta di non essersi scoraggiato quando lo davanti venti punti dietro la Vincenzi e di non esaltarsi ora. Poi lancia laffondo: «È indubbio che cè un trend di crescita nei consensi per me e uno al ribasso per Marta Vincenzi - spiega-. Il dato vero, e lo dimostra anche questo sondaggio, è che sono in gioco per vincere, anche al primo turno. La battaglia è diventata vera, ora che si è spento il clamore per le primarie dellUnione. E questo può far scattare la molla in chi era incerto a schierarsi con me e la Cdl».
Sullattendibilità del sondaggio, Musso preferisce non pronunciarsi: «Noto solo che è la prima volta che un sondaggio viene prima pubblicato sul sito del ministero e poi diffuso alla stampa, come prevede la legge». E aggiunge: «Lindagine era limitata al Comune, ma credo che la rimonta sia in atto anche per la Provincia. Se una lista civica della Vincenzi può cambiare le cose? Non credo, il grosso dei suoi voti arriva dai partiti». Roberto Cassinelli, coordinatore cittadino di Forza Italia, si sofferma sul calo di consensi del candidato dellUnione: «Marta Vincenzi e lUnione stanno calando lungo uno scivolo insaponato dalla situazione locale e nazionale». Il governo Prodi, in altre parole, trascina verso il basso il consenso anche dei candidati locali dellUnione.
Che dal canto suo non dà molto credito al sondaggio.
Riccardo Re
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