Rimozioni: indagati due ex capi dei vigili

C’è anche l’ex capo dei vigili urbani della capitale, Giovanni Catanzaro, tra gli indagati nell’inchiesta della procura di Roma sul bando per il servizio di rimozione delle auto affidato, nel 2005, al Consorzio Laziale Traffico (Clt). A Catanzaro, che è difeso dall’avvocato Mario Stagliano, i pubblici ministeri Maria Cristina Palaia e Carlo Lasperanza, che hanno depositato gli atti d’indagine (cosa, questa, che di norma porta alla richiesta di rinvio a giudizio) contestano il reato di abuso d’ufficio.
Secondo l’accusa, sarebbe responsabile di avere prorogato l’appalto al Clt. Ma gli inquirenti contestano anche la non regolare gestione dell’appalto del software utilizzato negli uffici di riferimento. Catanzaro, come si ricorderà, su silurato da Veltroni in seguito alla pubblicazione di un servizio su un quotidiano, nel quale l’allora comandante della Polizia municipale sostava in un’isola pedonale con un permesso per disabili scaduto. L’inchiesta sulle rimozioni, per la quale è indagato anche un altro ex comandante dei vigili urbani di Roma (Aldo Zanetti, predecessore dello stesso Catanzaro, e attuale dirigente del “progetto sicurezza” della Provincia autonoma di Trento, al quale è contestata la concussione) fu aperta nel maggio 2006 dopo un fallito tentativo di rapina in una gioielleria del centro di Roma.

Secondo l’accusa, per la rimozione venivano privilegiate autovetture di grossa cilindrata allo scopo di avere certezza che i “facoltosi” proprietari avrebbero ritirato l’auto pagando le relative sanzioni. Tra i sette indagati, ci sono anche il presidente della Clt, Ezio Di Salvo, e i due soci principali Luca Pucci e Stefano De Angelis.

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