Rimproverati i correttori di Bush

da Washington

La Casa Bianca ha rimproverato gli stenografi che hanno corretto un errore di grammatica del presidente George W. Bush. Un errore che farebbe inorridire qualsiasi insegnante di inglese e commesso mercoledì scorso, durante un discorso tenuto in diretta tv davanti al ministro dell’Istruzione, Margaret Spellings, a un gruppo di insegnanti e di alunni di una scuola elementare.
Bush, nel presentare una legge per migliorare l’educazione dei ragazzi, ha esortato il Congresso ad autorizzare nuovamente il programma «No Child Left Behind Act» affinché «i bambini imparino quando gli standard sono alti e i risultati calcolati». Solo che il Presidente ha declinato erroneamente la parola «child», bambino. «Childrens do learn», ha detto, inventandosi un plurale che non esiste. «Child», infatti, è irregolare e al plurale fa «children» e non necessita del suffisso «s». Ma dalla trascrizione ufficiale della Casa Bianca l’errore del Presidente era sparito, fatto immediatamente rilevato dai giornalisti.
La portavoce della Casa Bianca Dana Perino ha tenuto a precisare che si era trattato di una iniziativa degli stenografi, non autorizzata dalla Casa Bianca.
«Tutti sappiamo che il Presidente a volte fa errori di grammatica.

La precisione delle nostre trascrizioni - ha detto la Perino - è molto importante e ho sottolineato a chi di dovere questo concetto». Risultato: l’errore di grammatica di Bush è tornato sui documenti ufficiali della Casa Bianca. A beneficio della cronaca e della Storia.

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