In quasi cinquecento anni di vita nessuno si era sognato di metterci mano. Oggi parte il restauro, il consolidamento e il recupero di quelle che i milanesi chiamano le Mura Spagnole. In realtà i nuovi Bastioni di Milano, la prima cinta moderna della città ideata e realizzata nel 1524 sotto la direzione dellingegnere militare Gianmaria Olgiati. «Dieci chilometri di fortificazione che ne fanno la più estesa opera bastionata rinascimentale - spiega il vicesindaco Riccardo De Corato -. Un prezioso ricordo della dominazione spagnola a Milano che rischiava di scomparire a causa del degrado».
Un pericolo che sarà evitato per i resti rimasti tra viale Filippetti, viale Beatrice dEste, piazzale Medaglie dOro e via Caldara. Un lungo tratto, oggi infestato da erbacce e addirittura da qualche tronco, che sarà a costo zero per lamministrazione grazie allintervento di sponsorizzazione di «Tmc pubblicità», già intervenuta con interventi di restyling dellarredo urbano con la ristrutturazione del Sottopasso Duomo, linstallazione di cassonetti luminosi sui 365 ingressi della metropolitana e di una nuova insegna per il Salone clienti Aem.
Per le Mura trentadue mesi di lavori e un costo di due milioni e 800mila euro completamente assorbiti dalla formula della sponsorizzazione. Tmc, infatti, si assume lintero onere in cambio dellautorizzazione a esporre pubblicità lungo tutto il percorso delle Mura fino a un massimo di 2.520 metri quadri. «E il Comune - aggiunge il presidente Tmc Giovanni Mongini - incasserà 800mila euro per pubblicità e occupazione del suolo pubblico». Lintervento, realizzato sotto il controllo del Comune e della Soprintendenza per i Beni architettonici, rientra nel progetto Spazi per larte che Tmc ha avviato nel 2003 curando il restauro di sei monumenti milanesi (la colonna e la fontana del Verziere, il pozzo e le lapidi della Loggia dei mercanti, i monumenti a Giuseppe Parini e Carlo Cattaneo) e delle facciate di Santa Maria delle Grazie. Oltre alla ripulitura dalle erbe infestanti, lintervento ricreerà un percorso alberato e una passeggiata lungo i tratti recuperati delle Mura.
«Milano - ricorda De Corato - è il primo Comune in Italia che ha adottato il bando di sponsorizzazione a costo zero per il restauro dei beni monumentali. Unaltra importante testimonianza della collaborazione tra pubblico e privato per la tutela del patrimonio ambientale e culturale». Un pezzo di storia, costruito in soli undici anni. La prima pietra fu posta nel 1549 presso la chiesa di san Dionigi, vicino al Lazzaretto. Allora Ferrante Gonzaga era succeduto ad Alfonso dAvalos marchese del Vasto e favorì lidea di una nuova cinta muraria inespugnabile che abbracciasse tutta la città.
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