Idroscalo in festa è pronto al via e, come ogni anno, si trasforma in una bella cornice musicale: patrocinato dalla Provincia di Milano e a ingresso libero, il cartellone è di quelli che ti fanno sentire le ferie un po' meno necessarie.
Azzeccata la scelta di Tricarico come primo artista, martedì 10 giugno all'Area Concerti. Il cantautore milanese di origini gallipoline è da diversi anni uno degli artisti più interessanti della scena musicale nazionale, alcuni illustri colleghi (Adriano Celentano ad esempio) sono ricorsi a lui come autore, Jovanotti lo ha invitato tempo fa ad aprire alcuni suoi concerti e ha appassionato allultimo Sanremo con Vita tranquilla, brano bello e intenso, in grado di spettinare, con la sua irriverenza e sincerità, l'impianto faraonico della kermesse ligure.
Che l'ultimo album di questo cantautore non facilmente etichettabile (scrive canzoni d'autore, ma spazia anche tra soul e funk) si intitoli Giglio non stupisce: nel mondo occidentale, il giglio è simbolo indiscusso di purezza, e il piglio portato sul palco da Tricarico quando racconta se stesso è senza dubbio quello della genuinità e della purezza.
Dei suoi tre album - Tricarico, Frescobaldo nel recinto e il già citato Giglio - saranno il primo e l'ultimo a formare la scaletta all'Idroscalo: «Sono quelli in cui mi identifico di più». Con lui sul palco, un ensemble classico per distillare pop e rock: Aurelio De Santis e Fabrizio Chiarelli alle chitarre, Stefano De Santis al basso, Mao Granata alla batteria e Michele Fazio alle tastiere. Sebbene Sanremo abbia giocato mediaticamente sul suo carattere introverso, Tricarico ama scambiare qualche battuta col pubblico dal palco: «Pensieri che mi volano in testa al momento. Magari brevi racconti, anche per uscire dal meccanismo dello show musicale.
«Ringrazio Sanremo ma amo limprovvisazione»
Il cantautore milanese apre il calendario con brani del primo disco e dellultimo. «Fare musica? È un equilibrio tra studio e libertà»
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