Rinunciano 2400 scrutatori, caccia ai supplenti

È partito tra qualche disagio e forti ritardi il weekend elettorale a Milano. In cinque seggi le votazioni sono potute iniziare solo tra le 15,30 e le 16,30 a causa nei ritardi delle consegna delle schede, fresche di stampa, per le elezioni provinciali. Un milione duecentomila schede, infatti, sono state ristampate in tutta fretta nella notte tra venerdì e sabato con il nuovo simbolo della Dc di Giuseppe Pizza, escluso dalla sentenze del consiglio di Stato sul ricorso dell’Udc per l’eccessiva somiglianza dei simboli. Alle elementari di via Mezzofanti, in zona Forlanini, le schede sono state consegnate in extremis, alle 14,55. La distribuzione e le operazioni di conta firma hanno posticipato l’apertura dei seggi alle 15,20.
«È stata una nottata e una mattina di passione - commenta l’assessore ai Servizi civici Stefano Pillitteri - con un superlavoro per far fronte a una doppia emergenza. L’ultimo camion con le schede nuove è arrivato stamani (ieri mattina) alle 11 e abbiamo finito di distribuirle alle 12,30». In via Dalmazia le operazioni di voto hanno preso il via alle 16,30, poco prima in via Melleri, in zona Mecenate, dove circa un centinaio di persone in coda ha dovuto attendere le 16,15 per poter esprimere le preferenze. Leggermente migliore la situazione a Baggio, in via Ucelli di Nemi e a Ponte Lambro.
A complicare le cose un numero record di scrutatori che ha rinunciato all’incarico all’ultimo momento: già venerdì pomeriggio mancavano all’appello 2400 scrutatori, mentre 80 presidenti di seggio hanno dato forfeit solo ieri mattina. Palazzo Marino ha dovuto ricorrere a 400 dipendenti comunali, mentre un centinaio di volontari sono stati «imbarcati» all’ultimo. «Normalmente si registra un’emorragia di 1500 scrutatori al massimo - spiega Pillitteri - fra ieri e stamani, invece, ci sono arrivate 2400 rinunce. Il doppio delle defezioni tra i presidenti di seggio, 80 contro le 35 dell’anno scorso per le politiche. Abbiamo proceduto con 1200 sostituzioni e stamani (ieri, ndr) ne mancavano ancora 300. Abbiamo sopperito con 100 volontari trovati all’ultimo minuto e 200 dipendenti del Comune che sono stati precettati».

Per gli altri posti vacanti, invece, si è riorganizzato l’organico nei seggi: si è rinunciato alla presenza di uno scrutatore dove è stato possibile. «Abbiamo lavorato in maniera molto positiva con la prefettura. I disagi sono stati molto limitati sia per dimensioni che per tempi e credo che siano fisiologici in una situazione del genere».

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