Riprende slancio la «guerra alle buche»

Riprende slancio la «guerra alle buche»

Strade più sicure? Forse sì. Dopo un lungo letargo invernale, che aveva fatto temere il peggio, le attività di manutenzione e costruzione strade nella capitale sono riprese facendo segnare risultati incoraggianti nei mesi di maggio e giugno con un +15% rispetto al 2008. E se il trend positivo dovesse confermarsi anche nella seconda parte dell’anno, a Natale si potrebbe festeggiare con un bel panettone extra un aumento del 30% rispetto all’anno scorso della produzione di bitume, il materiale di derivazione petrolifera essenziale nella costruzione delle strade. Così sostiene il Siteb, l’Associazione italiana bitume e asfalto stradale.
In parole povere, in un futuro non troppo lontano potrebbero esserci meno buche e voragini a minacciare centauri e sospensioni. «A Roma il trend del comparto in questa prima metà dell’anno - recita una nota dell’associazione - appare in controtendenza rispetto allo scenario nazionale, caratterizzato da un ulteriore calo nelle vendite del bitume rispetto allo scorso anno. Se nel resto d’Italia, a fronte dei primi dati sulla produzione, si può parlare di calma piatta, a Roma il mercato dei lavori stradali si è già rimesso in moto e, considerate le gare che a breve andranno in appalto, pare destinato a migliorare ulteriormente nel secondo semestre del 2009». Il segnale di crescita nel 2009 avrebbe più di una motivazione: se da una parte c’è stato l’effetto negativo sulla produzione 2008 determinato dall’insediamento della nuova giunta capitolina che avrebbe prodotto qualche ritardo burocratico negli appalti (per non parlare del blocco dei lavori di manutenzione operato dalla magistratura in seguito alla nota vicenda dell’appaltone Romeo), dall’altra, invece, pesa la politica di forte investimento sulla manutenzione delle strade capitoline avviata a gennaio, e quanto mai necessaria tenuto conto di che inverno è stato (piovoso, molto piovoso) e delle conseguenze che ha avuto sulla rete stradale.
Secondo i dati raccolti dal Siteb, gran parte (circa il 70%) dei lavori stradali avviati nella capitale nel 2009 riguarda il Comune ed è relativo proprio alla messa in sicurezza di strade già esistenti, senza contare che un ulteriore impulso in tal senso è arrivato anche dai mondiali di nuoto, che hanno contribuito positivamente a velocizzare i lavori. Soddisfazione in Campidoglio: «I dati pubblicati dal Siteb confermano l’impegno del Comune volto a migliorare il decoro urbano e potenziare la messa in sicurezza delle strade - così in una nota l’assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Ghera -. Entro la fine dell’anno appalteremo lavori per circa 80 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e altri 30 per l’ordinaria. Un segnale importante in un momento di crisi come questo». D’accordo il presidente della commissione lavori pubblici: «L’imparzialità del Siteb è un’ulteriore certificazione del lavoro che il governo capitolino sta compiendo per restituire ai cittadini una rete viaria sicura».

Le aziende però lamentano, secondo il Siteb, «un grande disagio causato dall’aggravamento del già critico ritardo nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione: si è passati rapidamente dai 120 giorni di attesa del dicembre scorso agli oltre 200 di oggi, con danno enorme per le imprese romane, di cui circa 20 di medie dimensioni».

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