Politica

La «ripresina» delle vacanze di Natale

Il sondaggio Confesercenti: per le prossime feste tre italiani su 10 partono per le ferie. La spesa prevista in aumento del 20 per cento. Mete preferite: le città d'arte superano la montagna

La crisi non ferma la voglia di vacanza: 3 italiani su 10 partiranno fra Natale e Capodanno rafforzando un trend che vede in cinque anni raddoppiare il numero dei vacanzieri di fine anno.
Buone notizie arrivano dunque dal consueto sondaggio che Confesercenti-Swg realizzano in questa parte dell'anno: i vacanzieri, secondo queste previsioni, saranno 16.558.000, ovvero un milione e mezzo in più del 2008. E spenderanno 11 miliardi e trecento milioni di euro (+20%) per assecondare il desiderio di «staccare» dai problemi quotidiani durante le festività.
La recessione, secondo Confesercenti, non riuscirà nemmeno ad erodere i giorni di ferie natalizie: erano in media 6 nel 2008, e sono 6 anche nel 2009 (anzi con un giorno in più per over 64 e studenti). E cresce per la prima volta dal 2005 anche la spesa pro capite che tocca quest'anno i 683 euro rispetto ai 593 del 2008 (+15%). Fra quelli che restano sotto la media, ci sono i giovanissimi, che spenderanno un terzo della media generale, mentre chi ha figli fra i 6 e i 13 anni si prepara a sborsare circa il doppio. Sale inoltre di cinque punti (dal 21 al 26% del campione) il numero di coloro che cercano di soddisfare nella «fuga» da casa la «voglia di divertimento» mentre il 56% degli italiani (era il 62% nel 2008) continua a desiderare soprattutto riposo e relax.
La scelta delle vacanze si conferma dunque una sorta di «zona franca» nel bilancio delle famiglie che nemmeno la contrazione dei consumi riesce ad intaccare. Semmai si risparmia su altre voci. Meta del viaggio soprattutto l'Italia, con il Trentino-Alto Adige che si conferma la regione preferita, seguita da un Piemonte in grande ascesa, da Lazio, Lombardia, Sicilia e Toscana. Un turista su cinque punta, invece, sull'Europa (soprattutto i 35-44enni) privilegiando Spagna, Austria, Francia e Germania. Per prenotare si ricorre soprattutto al «fai da te» (47% rispetto al 39% del 2008), ma un italiano su quattro ha deciso di scegliere l'avventura partendo senza prenotare.
Nella gara fra i luoghi da visitare le città d'arte (37% del campione, era il 30% nel 2008) soffiano il primo posto alla montagna (36% rispetto al 43% dell'anno scorso) con il mare terzo incomodo ed in lieve crescita (dal 14 al 15%). Inoltre, il forte tasso di turisti giovani fa lievitare la percentuale del viaggio con gli amici (dal 20 al 27%) anche se la famiglia resta al primo posto, pur scivolando dal 43% al 34% attuale.
Bene anche i viaggi con il partner, preferiti dal 33% del campione (31% nel 2008). Si alloggerà prevalentemente presso parenti o amici (29%); bene anche l'opzione degli alberghi (24%) ma c'è anche chi sceglie di trascorrere i giorni di Natale e Capodanno nella casa di proprietà (il 14%) o in una presa in affitto (10%). Chi invece non andrà in vacanza non lo farà certamente a causa dell'influenza A, bensì per il fattore costi: il 26% dichiara di non avere disponibilità economiche (pure se in calo rispetto al 34% del 2008) ed è concentrato soprattutto nelle isole. Il 20% ritiene i prezzi troppo alti; a lamentarsi sono in particolare gli insegnanti.
Ma c'è anche un 23% (17% nel 2008) che preferisce altri periodi per le sue vacanze, come una settimana sulla neve nei mesi successivi.

Immancabili anche coloro che non hanno ferie e quelli che devono dare priorità alla cura di propri familiari, soprattutto anziani.

Commenti