«Basta con la mafia, via la Ri.Rei. Chiediamo giustizia per i disabili e dignità per i lavoratori». Non si danno pace i genitori dei ragazzi con handicap e gli operatori dei centri ex «Anni Verdi», gestiti, dal 2006 e senza alcuna gara pubblica, dal consorzio Ri.Rei per volontà di Augusto Battaglia. Che ieri pomeriggio, armati di grinta e striscioni, hanno protestato davanti alla Pisana contro la retromarcia innescata dal commissario ad acta Piero Marrazzo. Proprio il governatore, lo scorso 3 luglio, aveva assicurato loro laffidamento della gestione dei centri residenziali alle Asl almeno per 60 giorni. In attesa di trovare un ente con requisiti affidabili che sostituisse la Ri.Rei, accreditata fino al prossimo 30 luglio. Solo una manifestazione di intenti. Perché a distanza di tre giorni, precisamente il 6 luglio scorso, Marrazzo si è rimangiato subito la parola con una delibera di giunta che stabiliva laccreditamento a singole cooperative per la guida dei singoli centri ex «Anni Verdi».
«Il governatore è sordo davanti alla nostra disperazione - ha tuonato, durante la manifestazione, Angelamaria Contona, presidente dellassociazione genitori utenti disabili -. E non si cura di salvaguardare né i malati, né i lavoratori che non paga da quattro mesi». Solidarietà e supporto al malcontento dei genitori dei malati diversamente abili sono arrivati dagli esponenti delle organizzazioni sindacali (Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl e Rdb-Cub) che nel corso della manifestazione di protesta hanno chiesto congiuntamente che «il consiglio regionale si pronunci con un ordine del giorno sullaffidamento provvisorio alle Asl, vista anche lincongruenza della Ri.Rei». Una richiesta condivisa, a sopresa, anche da alcuni esponenti di maggioranza, ovvero Enrico Luciani, Ivano Peduzzi, entrambi del Prc, e Maria Grazia Grosso (Pdci), che hanno presentato un articolo aggiuntivo allassestamento del bilancio regionale con il quale richiedono che «tutte le attività sanitarie e assistenziali, con il relativo personale dei servizi di riabilitazione ex Anni Verdi, vadano dal prossimo primo agosto sotto la gestione della Asl, al fine di garantire la continuità terapeutica assistenziale per almeno novanta giorni». «È necessario avviare una gestione completamente pubblica della sanità, senza profitto per gli operatori terzi», ha puntualizzato Luciani.
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