Risanamento affonda in Borsa L’ipotesi fallimento fa paura

Ritorno deludente alle contrattazioni per Risanamento, dopo tre sedute di sospensione in Borsa: -30% ieri per il titolo, all’indomani delle dimissioni di Luigi Zunino dal vertice del gruppo immobiliare. La flessione viene spiegata, nelle sale operative, con l’accelerazione degli eventi dettata dalla richiesta di fallimento della Magistratura. Un intervento che ha colto di sorpresa molti investitori, convinti che la questione sarebbe stata «addomesticata» dalle banche, senza «intrusioni» di soggetti esterni al mercato.
Certo, si fa notare, l’uscita di Zunino ha scongiurato una debacle ancora peggiore alla riapertura. «Di sicuro il titolo Risanamento entra in una fase nuova, simile a quella vissuta, ai tempi, da Alitalia» afferma un trader: «Visti anche gli elevati volumi, ora mi aspetto ampi sbalzi delle quotazioni. Dopo un -30% non sarà difficile vedere un +40% nelle sedute successive».
Mentre le banche mettono a punto i dettagli del piano di rilancio e studiano la valutazione delle proprietà immobiliari, i prossimi giorni saranno fondamentali per la sopravvivenza dell’azienda. Impossibile navigare a vista: il 29 luglio è fissata l’udienza sull’istanza di fallimento avanzata dalla Procura e per quella data Risanamento dovrà presentarsi con un piano credibile e un nuovo management «di garanzia» per convincere il Tribunale a mettere da parte l’ipotesi di bancarotta. «Risanamento ritiene, una volta verificata la disponibilità dei creditori finanziari a sostenere il piano di ristrutturazione elaborato dalla società, di ottenere in tempi rapidi il riconoscimento dell’insussistenza dei presupposti per la dichiarazione del fallimento», si legge in una nota di ieri dell’azienda.
Per ora tutte le deleghe operative sono in mano al cda della Risanamento, sotto la «reggenza» del vicepresidente Umberto Tracanella. Ma entro pochissimi giorni il consiglio si riunirà per preparare l’azienda all’appuntamento del 29. In arrivo la nomina di un nuovo presidente che a sua volta indicherà il nuovo amministratore delegato. La scelta potrebbe essere interna (con la conferma dello stesso Tracanella, ma è circolato anche il nome di Salvatore Mancuso, consigliere vicino alle banche creditrici), oppure cadere su nomi indipendenti esterni. Quasi certa anche la nomina dei nuovi consiglieri, in sostituzione dei due in probabile uscita, come già comunicato dall’azienda.
C’è poi la questione del bond, in scadenza nel 2014. Nei giorni scorsi è emersa la possibilità di una richiesta di rimborso anticipato, che caricherebbe Risanamento di altri 220 milioni di scadenze debitorie a breve.

L’azienda ha precisato che un’eventualità del genere potrà verificarsi solo se il 29 luglio verrà effettivamente aperto il procedimento di fallimento e sempre che tale procedimento non sia «rinunciato, respinto o estinto entro sessanta giorni dall’inizio».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica