La fusione tra Suez e Gdf sembra a rischio qualsiasi sia l'esito delle presidenziali: i tre principali candidati all'Eliseo non sembrano infatti favorevoli alle nozze tra i due gruppi francesi, che annunciate oltre un anno fa, sono ormai rinviate al dopo elezioni. Mentre la candidata socialista Segolene Royal non fa mistero di voler unire Gdf a Edf e non a Suez, il candidato di centro destra Nicolas Sarkozy pensa a possibili cordate di Gdf con un produttore di gas, come lalgerino Sonatrach e il centrista Francois Bayrou ritiene che il dossier sia ormai arrivato a un punto morto. «Loperazione Suez-GdF non è il simbolo di una politica industriale efficace e coerente. Se sarà eletto, Bayrou passerà a qualcosaltro» ha detto al quotidiano Les Echos il vice presidente dellUdf e presidente della commissione finanze al Senato Jean Arthuis, considerato molto vicino a Bayrou. AllUmp, il partito di Sarkozy, «lidea e di avere una riflessione sulla relazione di Suez-Gdf con lAlgeria, Paese fornitore di gas e che senza dubbio avrà bisogno di energia nucleare civile» ha detto il consigliere politico di Sarkozy, Patrick Devedjian.
La fusione tra Suez e Gdf era stata pensata lo scorso anno dal governo di Parigi per fermare una possibile Opa di Enel su Suez: lobiettivo era stato raggiunto, ma ora si parla di possibili Opa della stessa Edf su Suez, che potrebbe poi rivendere le attività ambientali a Veolia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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