Arrivato alla guida della questura ai primi di novembre con una solida fama alle spalle, ha aspettato poco più di sei mesi per conoscere meglio i suoi uomini, poi ha sparato una raffica di spostamenti come raramente serano visti in via Fatebenefratelli. Alessandro Marangoni ha atteso la promozione del suo «vicario» Orazio DAnna a questore di Chieti, e ha deciso le nuove destinazione per 33 tra dirigenti e funzionari, cambiando in un colpo solo i dirigenti di 15 commissariati su 22.
Ieri dunque in sala Scrofani laddio DAnna, nato nel 1959 ad Acireale in provincia di Catania, arrivato in città 25 anni fa, giovane e promettente funzionario. Una carriera costruita «rubando» il mestiere ai colleghi anziani, fino a diventare uno dei più bravi dirigenti di ordine pubblico. Passato dal reparto mobile alla Digos, dallufficio di gabinetto ai commissariati. Ultimo dei quali il Centro, il vecchio «primo distretto», solitamente trampolino di lancio per diventare vicari se non direttamente questori. Venne infatti chiamato al «vicariato» nel 2007 da Vincenzo Indolfi, arrivato ieri a Milano appositamente per salutare il suo «vecchio» numero 2. Il suo posto viene preso dal suo successore in piazza San Sepolcro, Girolamo Fabiano, rimpiazzato da Andrea Valentino, ex dirigente di Garibaldi-Venezia.
Da qui a cascata un giro di valzer tra commissariati e direzione di uffici. A Garibaldi Venezia arriva Raffaele Cavallo, a Bonola Mario Felice Anelli, a Porta Genova, Francesca Fusto, a Monforte-Vittoria Claudio Ciccimarra, ex vice dirigente della Digos, a Mecenate Paola Morsiani. E ancora Sergio Vollono a Sesto San Giovanni, Angelo Murtas a Rho-Pero, Massimo Cataldi a Greco-Turro, Marialuisa Pellegrino, in arrivo dalla questura di Lodi, a Sempione, Manfredi Fava a Porta Ticinese, Daniele Barberi a Città Studi, Roberto Guida a Lambrate, Angelo De Simone a Scalo Romana, Francesco Anelli a Quarto Oggiaro, Felice Terravecchia a Villa San Giovanni. In totale 15 su 22 dirigenti anche se alla fine le donne rimangono sempre quattro, in quanto larrivo della Pellegrino viene compensato dal passaggio di Paola Ciaccio da Villa San Giovanni alla vice direzione della «amministrativa». Sempre a proposito di polizia al femminile Giuseppina Suma, già capo della sezione antiterrorismo, diventa numero 2 della Digos e il suo posto viene preso da Cristina Villa. Seconda in un ufficio cruciale, dopo la promozione lanno scorso di Alessandra Simone a vice dirigente della Squadra Mobile.
Ovviamente data la diversa importanza degli incarichi per qualcuno, come per Valentino, nella gerarchia interna alla questura ora una sorta di numero 3, e Cavallo, anche lui scala di un posto, è indubbiamente una promozione.
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