Risolto il giallo della sinagoga I ladri sono giovani israeliani

Risolto il giallo del furto alla sinagoga di via Guastalla: l’altro giorno quattro giovani tra i 21 e 24 anni sono stati arrestati a Tel Aviv dove è anche stata recuperata la refurtiva. Vicenda chiusa anche se le indagini sono ancora in corso per verificare se tra gli arrestati ci sia effettivamente il ladro, se ci sono altri complici.
Il colpo fu scoperto venerdì mattina dal rabbino David Schunnach. Nel corso dei preparativi per lo shabbat, si era accorto della sparizione della chiave d’oro per l’apertura dell’Aron Ha-Kodesh (armadio sacro). Aperto l’armadio con una chiave di riserva, Schunnach si era accorto della sparizione di sei coppie di Rimonim, i puntali d’argento cesellato che sovrastano il Sefer Torà, e di almeno quattro Ataròth, o Keter-corone. Oggetti del Seicento, di grande valore, attorno al mezzo milione, ma difficilmente commerciabili. Infatti alla comunità ebrea milanese è basta un giro di e.mail tra gli antiquari specializzati in arredi sacri, per avere informazioni decisive da pasare poi alla polizia.
Le indagini hanno poi consentito di verificare come il ladro fosse entrato mercoledì lasciando un borsone vuoto in sinagoga, per poi tornare giovedì per riempirlo e uscire indisturbato. I controlli delle forze dell’ordine infatti sono in chiave antiterrorismo e cioé mirati a evitare che qualcuno porti «qualcosa» dentro, non fuori.

Un complice attendeva in auto il ladro per portarlo in Francia, da dove i due sono volati in Israele. E qui sono stati fermati insieme ai complici che dovevano aiutarli a piazzare la refurtiva. Gli arrestati, provenienti dal quartiere ebreo ortodosso di Gerusalemme, avrebbero già confessato.

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