Risonanze magnetiche con immagini migliori e meno care, grazie ad una nuova generazione di cavi superconduttori basati sul diboruro di magnesio. È il progetto al quale sta lavorando l'Ansaldo Superconduttori, la società che il gruppo Castel-Famiglia Malacalza ha rilevato nel 2001 dalla Ansaldo Energia, e divenuta punto di riferimento internazionale anche per aver realizzato, per il Cern di Ginevra, uno dei due più grandi magneti superconduttori del mondo destinati al potente acceleratore «Lhc». «È un programma di ricerca e sviluppo su un materiale superconduttivo totalmente innovativo iniziato tre anni fa investendo parecchie risorse e condotto assieme all'Istituto Nazionale di fisica della materia ed ad altre realtà - spiega il presidente della società Davide Malacalza -. Riteniamo di poter installare su una macchina a risonanza magnetica di nuova concezione un magnete superconduttivo che utilizzerà questo materiale ed entro giugno dovremmo poter produrre le prime immagini. Forse saremo i primi al mondo se la fortuna ci assiste negli ultimi mesi». Questa apparecchiatura per la risonanza magnetica di nuova generazione dovrebbe consentire immagini con una definizione migliore per esempio per i tessuti molli e la circolazione sanguigna. «La tecnologia super conduttiva ha dei costi molto alti - spiega Malacalza -. Molto probabilmente con questo nuovo materiale riusciremo ad abbassare questi costi e si potrebbero aprire una serie di impieghi che tuttora non conosciamo. Stiamo definendo accordi con grosse società internazionali». Ansaldo Conduttori (180 dipendenti di cui 120 impiegati sull'acceleratore del Cern e 32,7 milioni di fatturato), è inoltre in gara per il progetto internazionale Iter volto alla costruzione di una macchina dimostrativa preindustriale per l'utilizzo della fusione nucleare (il processo in atto nelle stelle) in grado di produrre energia più pulita e controllabile, in alternativa al nucleare tradizionale da fissione.
Di industria e sviluppo si è parlato anche ampiamente nel corso del convegno organizzato dalla Uil allo Starhotel, con lintervento, fra gli altri, del segretario nazionale Luigi Angeletti, del segretario ligure Floriano Cerdini, del responsabile dei lavoratori metalmeccanici del sindacato Antonio Apa, e del numero uno di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. Ha chiuso i lavori il ministro delle Attività produttive Claudio Scajola, che ha sottolineato in particolare come «al contratto di programma Selex communications manchi ormai solo la firma del ministero dell'Economia, che è sempre difficile da ottenere, ma io sono convinto che il prossimo mese daremo il via a questo accordo».
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