Indietro Savoia. Gaeta urla vendetta, anzi dichiara guerra agli ex sovrani. Il Comune laziale ha dato mandato ai legali di chiedere alla casata piemontese un maxi-risarcimento per i danni provocati nello storico assedio al fortino borbonico datato 1860-61. La cifra è da record: 220 milioni di euro. Lavvocato Pasquale Troncone patrocinerà gratuitamente la causa mentre al Comune in provincia di Latina spetteranno solo le spese di registrazione della pratica. Nel dicembre del 2008 il Consiglio comunale aveva votato lavvio del contenzioso. L'assedio di Gaeta, condotto dalle truppe dellesercito sabaudo guidate dal generale Cialdini, rappresentò lultimo baluardo del Regno delle Due Sicilie dopo lincontro di Teano, e portò alla proclamazione del Regno dItalia.
Il sindaco del Pd Antonio Raimondi, un secolo e mezzo dopo, ha intenzioni bellicose: «La nostra richiesta mi sembra il modo migliore per dare il via alle celebrazioni del 150º anniversario dellUnità dItalia. Il popolo di Gaeta - insiste il «generale» Raimondi - non vuole dimenticare lassedio più crudele della sua storia, che lha quasi completamente distrutta». Il desiderio di rivalsa di Gaeta, sostiene, affonda nel passato: «Già il principe di Carignano, in una missiva del 1861, dichiarava che la richiesta di un milione e 47mila lire di danni era più che giustificata. Il Comune ha voluto questi soldi fino al 1923. Oggi vogliamo rialzare la testa e rinverdire la nostra gloriosa storia che risale al 1123», taglia corto orgogliosamente il primo cittadino, che rilancia: «Il 13 febbraio deve essere dichiarato il giorno della Memoria dellItalia del Sud».
Il Risorgimento di Gaeta contro i Savoia: chiesti 220 milioni di danni
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.