Risotto e cotoletta non sono più i piatti tipici milanesi

Vengono consumati più raramente di altri prodotti, come rivela uno studio della Cattolica. In testa il caffè

I milanesi non mangiano più quotidianamente riso e carne, ma non rinunciano al caffè. A rendere note queste nuove abitudini è l'assessore alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna, che ha presentato a Palazzo Marino, assieme al Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, l'opuscolo "Spendo bene, mangio meglio" che indirizza a uno stile di vita sano e contemporaneamente economico.
«I milanesi - spiega l'assessore alla Salute - hanno abbandonato il piatto più conosciuto della loro tradizione gastronomica: non mangiano quasi più riso». È infatti sparito dagli alimenti consumati giornalmente, come risulta da un'indagine condotta dai ricercatori della Cattolica su un campione di 119 famiglie milanesi. Se rinunciano al risotto, non possono fare altrettanto con il caffè che viene consumato quotidianamente dall'85,70 degli intervistati ed è seguito da latte (67,20), pane (58,50) e biscotti (39,30).


La tendenza diffusa a risparmiare è confermata anche dalla scelta del punto vendita dove fare la spesa. Tutti, famiglie con o senza figli, frequentano soprattutto i supermercati. Proprio come fanno gli ultrasessantacinquenni che, costretti a fare i conti con la pensione, sono i maggiori clienti dei discount.

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