Politica

Rissa per l’overbooking Stacca orecchio a morsi

Ha il biglietto ma non trova posto e ferisce l’impiegato

da Torino

Chi era ieri mattina all’aeroporto di Torino ha assistito a una scena da duello rusticano: cinque viaggiatori napoletani, tra cui una donna, in preda alla rabbia per non aver potuto salire sull'aereo per casa pur con in mano il biglietto elettronico, hanno aggredito a calci e pugni i responsabili del «check in» mandandone due in ospedale. Uno degli aggressori, il musicista Raffaele (Lello) Artesi (del gruppo folk napoletano Fratelli Artesi), 41 anni, ha strappato con un morso un pezzo di lobo di un addetto all'assistenza dell'aeroporto. È stato arrestato per lesioni aggravate ed è finito in carcere, gli altri quattro sono stati indagati per concorso nello stesso reato. L’inconsueto episodio (anche se i dirigenti dell'aeroporto, parlando con i giornalisti, hanno sostenuto che tra i viaggiatori c'è sempre più nervosismo e che la pazienza, a ragione o a torto, non è assolutamente più un patrimonio di chi viaggia) è stato provocato dal fatto che il volo di questa mattina per Napoli, l'Alitalia delle ore 6.55, è finito in overbooking. Artesi e i suoi colleghi, in tutto 11 persone tra cantanti e solisti, si sono visti così dividere dagli addetti dello scalo: per sei di loro è stato trovato posto sull'aereo mentre ai restanti cinque - fra cui i tre fratelli Artesi, Lello, Maria e Franco - è stato chiesto di salire sul volo Torino-Roma-Napoli (cioè con scalo nella capitale) in partenza mezz'ora dopo.
I cinque hanno reagito con veementi proteste, anche perché stamani alle 11 avevano in programma una conferenza stampa a Napoli per presentare il tour «Napoli e dintorni», e se la sono presa con gli addetti al check in. Le versioni su che cosa abbia scatenato la bagarre divergono a seconda che vengano riferite dal personale della Sagat o dagli aggressori. Raffaele ha detto alla polizia: «Mio figlio Salvatore è stato pesantemente insultato con un epiteto antimeridionale».
Il tutto è finito a calci e pugni. Artesi è accusato di avere quasi strappato a morsi il lobo ad uno dei responsabili dell'assistenza passeggeri della Sagat (società che gestisce lo scalo torinese), Davide Ruzzo, operato d'urgenza all'ospedale Maria Vittoria di Torino. I medici del reparto di chirurgia plastica guidato dal primario Guido Borsetti gli hanno riattaccato l'orecchio. Un altro addetto della Sagat, anche lui preso a pugni e portato al Maria Vittoria, ha invece perso un dente.

Raffaele Artesi, individuato come il responsabile del ferimento di Ruzzo, è scattato l'arresto.

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