Rissa tra un rugbista e un ghisa

(...) come avviene di solito in questi casi, ha chiesto di affrontare il dibattimento per fare valere le sue ragioni. Il processo si terrà il prossimo 13 giugno.
Secondo quanto scritto nel fascicolo processuale, tutto accade alle 1,04 di una notte dell’anno scorso in via Giuditta Sidoli, dietro piazzale Susa. Una squadra della nettezza urbana sta lavando le strade, accompagnata da un vigile urbano. Una macchina, nonostante i cartelli che indicano il divieto settimanale, è ancora parcheggiata sulla via. Il vigile scende e inizia a compilare la contravvenzione. Ed è a questo punto che si vede venire incontro un armadio di quasi due metri: è Pedroni. Che inizia a inveire, «ma che cosa fai, ma sei scemo, ma che c... ti metti a fare le multe». La signora che è insieme al rugbista si lancia anche lei contro il vigile, anzi mette addirittura in dubbio che sia un vigile vero anche se è in divisa: «Quella divisa non vuol dire niente, le vendono a Porta Ticinese, tu ti sei vestito da Carnevale».

Nel frattempo Pedroni impugna il telefonino e si mette a scattare foto a raffica sia al vigile sia alla sua automobile. Quando il vigile chiede i documenti, i due rifiutano di consegnargli, e tengono duro fin quando non arrivano i rinforzi. A quel punto anche Pedroni deve arrendersi. E si ritrova sotto processo.

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