Quando arrivano loro al Blue Note (e lo fanno almeno una volta lanno) stravolgono latmosfera tranquilla e rarefatta del club milanese. Al ritmo delle loro canzoni i più tranquilli battono le mani a tempo; gli altri si scatenano nel ballo e addirittura salgono sul palco per il gran finale. Il ritmo, la carica, il connubio vincente di suoni che zigzagano tra soul, rnb, jazz e dance music sono larma vincente degli Incognito - la creatura di Paul Munick - in arte Bluey - in scena appunto al Blue Note (per due show a sera, alle 21 e alle 23.30) da martedì a sabato.
Nati negli anni Ottanta come simbolo del movimento Brit Funk, presto tornati nellombra per ritornare un decennio dopo con lo spirito e le idee del nuovo Jazz Funk delletichetta Talkin Loud di Gilles Peterson, gli Incognito sono un incredibile contenitore sonoro che negli ultimi anni è tornato prepotentemente alla ribalta grazie a dischi coloriti come Adventures In Black Sunshine e a spettacoli accattivanti che uniscono successi come Crazy for You e cover di Stevie Wonder e dei Doobie Brothers passando per lardito omaggio della chitarra di Bluey al Jimi Hendrix di Voodoo Chile.
Cè il piglio danzereccio e un po commerciale e la carica verace del funky, il ritmo scatenato e le pause lente e maestose del soul, le vibrazioni del funky, le citazioni degli Earth Wind & Fire (anche se lidolo di Bluey è Marvin Gaye in Whats Goin On), il tutto concentrato nelle quattro voci ben amalgamate, nella sezione fiati, nelle tastiere di Matt Cooper e nella poliritmica batteria di Richard Bailey (uno che ne ha viste di tutti i colori con Marley, Clapton e molti altri). E soprattutto cè Bluey, un po appesantito ma sempre carismatico con la sua capacità di unire un pizzico di impegno e puro divertimento che schivi le insidie della banalità e della sciatteria.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.