Inizia a essere celebrata da questo pomeriggio a Legnano una messa cantata in rito ambrosiano antico, che si affiancherà allunica fino ad oggi esistente (concessa anni fa dal cardinale Martini) nella chiesa del Gentilino, a Milano. Alle 17.30, nella chiesa legnanese di SantAmbrogio, in via santAmbrogio, il penitenziere emerito della cattedrale monsignor Attilio Cavalli presiederà lantica liturgia ambrosiana. A partire dalla prossima settimana la celebrazione si terrà invece la domenica e nelle feste di precetto, sempre alle 17.30 e sempre nella stessa chiesa.
Liniziativa è partita dal Movimento liturgico Benedettiano (www.rinascimentosacro.com), un gruppo che rappresenta la «via ambrosiana» al motu proprio Summorum Pontificum, con il quale Papa Ratzinger lanno scorso ha inteso liberalizzare lantico messale preconciliare.
Comè noto, il documento di Benedetto XVI riguarda soltanto il rito romano, non quello ambrosiano, il cui «capo rito» è larcivescovo di Milano. Il 24 agosto 2007 il pro-presidente della Congregazione del rito ambrosiano, larciprete del Duomo monsignor Luigi Manganini, aveva firmato un comunicato nel quale si precisava che le nuove norme liberalizzatrici riguardavano «comè ovvio, le parrocchie e le comunità di rito romano presenti in diocesi», e non quelle, cioè la stragrande maggioranza, di rito ambrosiano. Rimaneva in vigore ununica messa domenicale in rito antico per tutta la diocesi, celebrata nella chiesa del Gentilino. Ora, dopo un lavoro comune con il Movimento liturgico Benedettiano durato sette mesi, e con il consenso del cardinale Tettamanzi, che ha autorizzato la celebrazione stabile, per i fedeli legati al vecchio rito sarà possibile partecipare alla messa antica anche a Legnano, celebrata secondo ledizione del «Missale Ambrosianum» del 1954 edito dal beato arcivescovo Alfredo Ildefonso Schuster un anno prima della morte. È evidente lintento della curia di Milano, con questa concessione, di cogliere lo spirito del motu proprio di Benedetto XVI, il quale aveva accompagnato il documento con una lettera rivolta ai vescovi per spiegare il significato delliniziativa, invitandoli ad essere generosi e accoglienti nei confronti dei fedeli rimasti legati alla liturgia preconciliare o desiderosi di conoscerla.
I membri del Movimento Benedettiano ci tengono a sottolineare limportanza dellavvenimento, nella linea di quella «riconciliazione liturgica» tra vecchio e nuovo rito auspicata dallo stesso Pontefice, e prendono invece le distanze da certe rivendicazioni «pretestuose e strumentalizzate, legate più a fini profani che ad una vera intenzione di edificare la Chiesa nella comunione di Cristo». La rivista su Internet conta circa 15mila affezionati lettori da tutto il mondo e sta per nascere unassociazione che possa coordinare gli eventi legati alla liturgia nella forma straordinaria in tutta Italia.
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