Cè chi ha provato a contarli, i gruppi che si richiamano alla gloriosa e defunta «Balena bianca» democristiana: sarebbero 140, salvo complicazioni. In ogni caso, tutti e 140 ci tengono a definirsi vivi e vegeti e soprattutto rappresentativi dei valori e delleredità politica e immobiliare della vecchia Dc, oltre che pronti a dare battaglia quando cè aria di campagna elettorale. Ecco perché in queste ultime settimane, in vista delle amministrative del 27 maggio, nelle file dello scudo crociato cè stata molta agitazione. Tra i più solerti a pronunciarsi, il commendator Graziano Crepaldi, commissario regionale ligure della - attenzione allesatta terminologia, altrimenti lo scudo crociato vi arriva in testa! - «Democrazia cristiana-Scudo crociato-Libertas». Che - precisa Crepaldi - parteciperà alle prossime competizioni elettorali con proprie liste a sostegno di propri candidati sindaci e presidenti di Provincia per Genova e La Spezia. Non basta: questa Dc presenterà «liste autonome in tutta la Liguria, in alternativa ai due poli, nei Comuni con elettorato inferiore e superiore ai 15mila elettori». Messaggio, peraltro, da decifrare in quanto la legge vigente parla di un differente sistema elettorale amministrativo per i Comuni con «popolazione inferiore o superiore ai 15mila abitanti», non elettori. Fa niente, limportante è partecipare. E la Dc di Crepaldi e del suo leader nazionale Giuseppe Pizza (che ha appena vinto il duello in tribunale con la Dc di Angelo Sandri per il possesso di nome e simbolo del partito) ha tutte le intenzioni di partecipare. Schierandosi, possibilmente, con lUnione, mentre Sandri si sentirebbe meglio al centro del centro. In questo quadro, invece, i seguaci del senatore Gianfranco Rotondi, segretario nazionale della «Democrazia cristiana-Per le autonomie», confermano la propria ferma collocazione con la Casa delle libertà, e affidano a una nota ufficiale lappoggio alla battaglia di Silvio Berlusconi e, a livello locale, di Enrico Musso e Renata Oliveri. «A conclusione della riunione organizzativa dei quadri dirigenti nazionali del partito - sottolinea il commissario regionale Gianni Rodà - è stata ribadito, in particolare, il vincolo di coalizione laddove è in fase di costituzione la federazione dei partiti della Cdl».
Infine, sempre sotto il simbolo Libertas (ma con laggiunta del logo Udc e della vela casiniana), anche il partito del segretario regionale Vittorio Adolfo, del commissario provinciale di Genova Giuseppe Naro e del vicecommissario Umberto Calcagno puntualizza: «Siamo in grado - spiega un comunicato diffuso ieri - di porci quale punto di riferimento per lelettorato cattolico moderato», con una lista che, alle amministrative, sarà guidata da Vincenzo Lorenzelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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