da Milano
Ha fatto il prezioso, si è negato per un anno e mezzo e ora ne raccoglie i frutti. Forse è la prova d'amore che cercava: e, per il momento, la sta ricevendo tutta. Il pubblico è lì che aspetta da tempo, e si sapeva. Ma che la città di nascita, Milano, gli aprisse il Teatro Arcimboldi, tempio della cultura coi galloni dorati, bè, è una cosa che fa strabuzzare gli occhi. Zelig, il salotto televisivo numero uno del cabaret nazionale, torna sotto i riflettori in una veste che fa gonfiare il petto ai suoi protagonisti, davanti e dietro le quinte. Davanti, la foltissima truppa di comici (quest'anno sono 35, tra new entry, senatori e storici ritorni, provenienti da 15 regioni diverse). Dietro, Gino e Michele, i due «macchinisti» imprescindibili di questa locomotiva della risata lanciata verso la conquista del palinsesto. L'appuntamento è per domani sera, in prima serata su Canale 5: un rito che proseguirà per undici puntate e che vede, nel ruolo di immancabili conduttori, la «coppia di fatto» Claudio Bisio e Vanessa Incontrada (stavolta vestita da Cavalli). Sono loro - la bella spagnola dal sorriso dolce e il pelato più celebre della tv nazionale, con buona pace del Commissario Montalbano - a introdurre la schiera dei monologhisti tra cui si segnalano riconferme (tra gli altri, Geppi Cucciari, Paolo Migone, Franco Neri, Antonio Cornacchione e Raul Cremona, quest'ultimo atteso nel ruolo di un predicatore demenziale fissato con gli ufo), storici ritorni (Anna Maria Barbera e Flavio Oreglio), nuovi arrivi di nome (Enrico Brignano, Giobbe Covatta e Gioele Dix) e promesse testate sul palco di Zelig Off. Luci da grande show, scenografia rinnovata e grande platea - i 2.500 posti dell'Arcimboldi sono, per la famiglia di Zelig, un record - raccontano di una nuova avventura che, svela entusiasta Gino, «ha i presupposti per durare, in questa veste e con questo cast rinnovato, per almeno tre anni. Sempre che Canale 5 ci voglia. L'assenza dalla tv ci ha caricato, ci ha dato nuove idee. Tutti sanno come nell'ultima edizione ci sentissimo svuotati, volevamo rompere col passato. Bè, l'Arcimboldi è una rottura clamorosa. Proviamo orgoglio a essere qui: conquistare questo tempio della cultura ci conferma ciò che abbiamo sempre pensato: che la comicità nata e cresciuta a Milano è un movimento culturale che merita rispetto». Atmosfera di festa, quella della banda Zelig, incrinata solo dalle escandescenze di Vittorio Sgarbi, presente all'Arcimboldi come «padrone di casa» in quanto assessore comunale alla Cultura: quando i ringraziamenti di Gino e Michele tardano ad arrivare, e anzi arrivano dopo quelli all'assessore regionale «rivale» Massimo Zanello, scatta il personale V-Day sgarbiano: «Qui il padrone di casa sono io». E giù con la parolaccia grillesca. Un attimo di parapiglia, poi sedato dalle ironie dei numerosi «specialisti» in sala. C'è d'altronde troppo da festeggiare, come spiega Claudio Bisio: «Quest'anno Zelig si trasforma in un vero e proprio varietà, come quelli dei tempi di Walter Chiari e Delia Scala: oltre al cabaret ci saranno grandi numeri musicali con l'orchestra dal vivo di Roy Paci e gli Aretuska. Io e Vanessa duetteremo spesso e volentieri, non mancheranno i balletti, canteremo brani di Buscaglione e Modugno, faremo un omaggio a Gaber con un lungo medley di suoi brani». Un'altra novità saranno le parodie: «Non ne abbiamo mai fatte, in passato - spiega Bisio -. Ci sarà una parodia di High School Musical e soprattutto io sfoggerò i capelli, nei panni di un tronista truzzo, nella parodia di Uomini & Donne ideata da Katia e Valeria».
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