Ritratti e foto svelano l’anima degli scrittori

L’anima di uno scrittore svelata non solo attraverso le sue opere, ma attraverso una foto o un ritratto che ne dischiuda l’essenza. La tentazione è venuta al pittore marchigiano Alessandro Taglioni con Jorge Luis Borges a Ferdinando Ambrosino a Michail Anikushin e a tanti altri artisti e fotografi. La mostra a Villa San Carlo Bartolomeo ne raccoglie trenta, tutti della collezione Spirali nell’esposizione dal titolo “L’incarnazione del colore e la scrittura della luce”. Sono trecento opere che ritraggono in modo inconsueto grandi personaggi del nostro tempo. Non solo scrittori, ma anche registi, scienziati, imprenditori, architetti e filosofi. Protagonisti di «un viaggio intellettuale straordinario nell’arte e nella cultura internazionale degli ultimi cinquant’anni».

Ecco dunque Vladimir Maksimov, scrittore russo le cui posizioni politiche e spirituali lo costrinsero, nel 1974, a lasciare l’Unione Sovietica, ritratto dal grande pittore e compatriota Valentin Tereshenko.
A finire in una foto in bianco e nero sono tra gli altro la regista Lina Wertmüller con i suoi occhiali bianchi, il filosofo Bernard-Henri Lévy, lo scrittore francesce Eugène Ionesco e Milan Kundera.

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