Ritratti, posate e cognac Intimità dell’Imperatore

Il Museo del National Geographic di Washington ospita in questi giorni una mostra di 300 oggetti rari appartenuti a Napoleone e ad altri suoi familiari, il cui pezzo più importante è il celebre bicorno che indossava nella battaglia di Essling del 1809 contro gli austriaci. Tra i pezzi più interessanti sono esposti un ritratto ufficiale di Bonaparte primo console dipinto da Antonio Gros nel 1802, una lettera firmata dal quattordicenne Napoleone quando frequentava la scuola militare a Parigi, ciocche di capelli dell’imperatore e di sua moglie Josephine, e le posate usate da Napoleone a Waterloo. «È la prima volta che questa collezione privata, una delle più importanti di Francia, viene esposta al pubblico», ha spiegato il curatore della mostra Pierre-Jean Chalenon. Appassionato dalla figura del grande imperatore dei francesi, Chalenon ha iniziato a raccogliere le lettere e altri oggetti venticinque anni fa quando aveva solo 8 anni, dopo aver letto un libro illustrato sulla vita dell’imperatore, regalatogli dai genitori. A suo parere Napoleone, tema di altrettanti libri e scritti storici che Gesù, rimane una «superstar» che continua ad affascinare i visitatori. Negli Stati Uniti, il più celebre conoscitore e collezionista di ricordi di Napoleone è Bill Gates, fondatore di Microsoft e, recentemente giudicato dalla rivista Forbes, l’uomo più ricco del mondo, per la dodicesima volta. Gates ha comprato più di mille missive di Napoleone tra cui una delle ultime lettere d’amore dell’imperatore a Josephine, al costo di 125mila dollari, racconta Chalenon. La mostra è intitolata «Napoleone, un ritratto intimo» ed è stata organizzata dall’americano Russel Etling.

Tra le rarità esposte vi è anche una bottiglia di cognac ancora piena, mai aperta, e un letto da campo con il suo contenitore in legno che Napoleone ha usato in molte campagne militari. Dopo Washington, la mostra si trasferirà nella capitale della Florida, Tallahassee.

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