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Ritrovato neonato rapito, infermiera: "Volevo far credere che fosse mio"

Individuata Annarita Buonocore, l'infermiera di 42 anni che aveva rapito il bimbo portandolo via dall'ospedae di Nocera Inferiore: Foto

Ritrovato neonato rapito, infermiera: 
"Volevo far credere che fosse mio"

Nocera Inferiore - L'incubo è finito. Al piccolo Luca Cioffi la brutta avventura sarà raccontata (forse) quando diventerà grande. Il neonato rapito lunedi dopo poche ore che era nato è stato trovato e restituito ai suoi genitori. A portarlo via dall'ospedale un'infermiera di 42 anni, Annarita Buonocore. Si era fatta consegnare il bebè con la scusa di una visita e una medicazione. La donna lavora all'ospedale Cardarelli di Napoli e, a quanto si apprende, soffre di disturbi psichici. E' stata rintracciata nella notte: fondamentale l'identikit diffuso in serata, che ne ha permesso il riconoscimento e l'arresto.

Il movente L'infermiera aveva organizzato tutto lucidamente: voleva dimostrare al suo compagno di aver avuto un bambino. La donna, infermiera al Cardarelli di Napoli, da ieri in stato di arresto, è stata portata via stamattina dagli uomini del commissariato di Polizia di Nocera Inferiore a bordo di un'auto. Risponde dell'accusa di sequestro di persona. La Buonocore ha dunque simulato di aver partorito nei giorni scorsi, sostenendo con l'uomo di essere stata in ospedale appunto per il parto. A lui aveva chiesto proprio ieri una visita a casa: così in mattinata aveva rapito il piccolo Luca dalla stanza di sua madre, poche ore dopo il parto, e lo aveva portato a casa sua, spacciandolo per suo figlio.

La bugia alle due figlie La donna avrebbe anche detto alle sue figlie, una minorenne e una maggiorenne, di dover accudire il neonato perché la madre non era stata bene. Un racconto al quale i suoi familiari avevano creduto. 

La mamma: perdono chi l'ha rapito Annalisa Fortunato, la mamma del piccolo Luca, perdona la rapitrice. "Mi dispiace molto per questa persona, perché molto probabilmente non sta bene, non la odio, non provo niente". Ancora sofferente dopo il parto cesareo la neomamma ha potuto stanotte riabbracciare il suo bambino. "È nato per la seconda volta" ha aggiunto la donna. Poi, parlando di nuovo della rapitrice, ha detto: "Era un’infermiera dolcissima".

Il padre: rivoglio normalità "Vorrei avere solo la mia normalità, insieme a mia moglie e ai miei figli". Fabio Cioffi, il maresciallo dell’esercito che ieri ha subito il rapimento del figlio, appena nato, chiede a tutti di rispettare la convalescenza della moglie: "Ci avete dato una mano anche voi - ha detto ai giornalisti - vi ringrazio, e anche mia moglie ringrazia tutti. Ha ringraziato tutto il mondo, attraverso di me. Annalisa sta meglio, ma è ancora molto stressata, e non ha voglia di vedere molta gente". La coppia attende che il piccolo Luca sia portato in camera: "Non è ancora arrivato, proprio perché c’è troppo caos - ha spiegato - e ovviamente questo non fa bene ai bambini. Sta bene però, mangia, dorme, fa tutto quello che devono fare i neonati della sua età.

E lui vi ricordo che ha due giorni".

 

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