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La moda di cellophanare due riviste al prezzo di una: per gli edicolanti una svendita per gonfiare le diffusioni, per gli editori un modo per promuovere la lettura. Come nel «Dialogo di un venditore di almanacchi», di Giacomo Leopardi, pubblichiamo un colloquio immaginario tra un lettore di giornali e un edicolante.
«Questa volta faccio la ragazza a la pàge, vado in edicola e compro T. Facile a dirlo.... Davanti all’edicola, guardo qua e là, chiedo, sfoglio, chiacchiero con l’edicolante. Un dialogo surreale, fatto di abbinamenti obbligatori, pesi, misure e quant’altro. T? Eccolo. Abbinato a C: 2 euro e 40 centesimi e raddoppia il piacere di leggere. È scritto in copertina». «No, grazie. Vorrei solo T». «Non c'è. O meglio c'è solo in formato pocket». «Allora lasciamo perdere». Toh, c’è I con un bel libro sui miracoli. «Mi scusi, posso prendere solo il libretto?». «No, mi spiace. Il libro è abbinato al giornale a 4,50 euro». «E solo I è esaurito?». «Non è proprio arrivato». «Pazienza, farò a meno di I e dei miracoli. Vabbé, allora mi dia il B. Ah già, questa volta è abbinato a I cellofanata con Z. Peccato, Z l’ho presa due giorni fa a 1 euro. L’avessi saputo prima...». «Non lo sapevamo neppure noi», si scusa l’edicolante. «Ma perché gli editori non vi avvertono quando ci sono questi abbinamenti?». «No, purtroppo, noi ci ritroviamo sempre a cose fatte. Eppure basterebbe mettere una nota a fondo bolla di consegna pubblicazioni, anche se a volte è difficile pure capire che cosa ci mandano e cosa vogliono in resa». Astuti questi editori. Lo so, fanno gli abbinamenti per far vedere che vendono di più. Ma i pubblicitari ci crederanno? Boh! Così fan tutti. «Ma non è meglio mettersi d’accordo, voi edicolanti con gli editori? Se le cose sono chiare si compra più volentieri!». «Ci stiamo provando, e lavoreremmo meglio tutti se ci fosse più comunicazione tra di noi», annuisce l’edicolante. Uhm, guarda guarda, c’è L. Bella rivista, una volta la leggevo. Sì ma è abbinata a LJ. Mia figlia, 17 anni quasi 18, è più young che junior. Vabbé, vediamo un po’, urca: 2 chili e 150 grammi di peso a 3 euro e 50 cent. Però, visto che c’è il Salone del mobile forse è meglio comprare R, con 5 euro mi porto a casa le più belle case del mondo e la Milano segreta. Sì, ma anche questa mica scherza: 1 chilo e 768 grammi di peso. Tutt’e due insieme fanno 3 chili e 918 grammi, praticamente 4 chili. Se le metto in borsa, si sfonda! Delle due l’una: o cambio borsa o cambio giornali. Meglio cambiare giornali. Non mi rimane che comprare OTv a 0,90 centesimi, torno a casa e mi metto davanti alla Tv. Ma nooo, OTv abbinato a O, questa volta, è in vendita a 2 euro e passa.

Ma che fatica! È uno slalom districarsi tra abbinamenti obbligatori e imposti (dagli editori) e non richiesti (dai lettori). Il piacere di scegliere il giornale che voglio...almeno quello, non toglietemelo, per favore!».

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