Ora basta! Rifiuti di ogni genere nelle aiuole di piazza Rossetti, corso Marconi, via Rimassa: sacchetti della spazzatura persino sugli alberi, bottiglie, intere o rotte, ovunque, indumenti, mutande sporche, pannolini, deiezioni umane, cartoni, resti di pic-nic: questo e altro si trova sotto casa nostra e tutto ciò perché nelle zone suddette stazionano, incontrastati padroni, numerosissimi zingari, che non solo sono perennemente accampati in Piazzale Kennedy e piazzale Cavalieri di Vittorio Veneto (dove lasciano aperte le bocchette dellacqua fino ad allagare il piazzale), ma da alcuni mesi anche in piazza Rossetti, ormai divenuta una discarica ad uso esclusivo dei Rom. Intanto da settimane non si vede nessun addetto alla pulizia dei giardini o dei marciapiedi. Le erbacce in tutte le aiuole di corso Marconi hanno ormai raggiunto il metro di altezza e tra di esse fanno bella mostra altri rifiuti di ogni genere lasciati da quelle tribù, che oltre a fare pic-nic, barbecue e bucato, con i panni messi ad asciugare nei giorni di pioggia, persino sotto i portici di piazza Rossetti, occupano il tempo libero a compiere furti e danneggiamenti vari nei negozi o supermercati della zona. I vigili urbani, intenti solo a fare multe ai genovesi, si rifiutano di intervenire, persino per multare i camper degli zingari per divieto di sosta e nello stesso modo si comportano le rare pattuglie delle forze dellordine.
Adesso basta: visto che la Foce è ormai proprietà degli zingari, che si rivolgano a loro le autorità locali per ottenere tributi vari. Se il signor Pericu e i suoi amici pensano che chi denuncia questa situazione sia razzista, pazienza! Portino gli zingari sotto casa loro! Occorre anche ricordare che gli immobili di molti condomini delle zone indicate sono classificati al Catasto di categoria A1 e che di conseguenza i proprietari di tali immobili versano nelle Casse del Comune importi considerevoli alla voce Ici. A questa situazione di invivibilità, si aggiunge il disagio per i lavori di rifacimento della copertura del Bisagno che trasformeranno per diversi anni il quartiere della Foce in un vero e proprio inferno: rumore, polvere, ingorghi stradali ecc. ecc.
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