Milano Dalle ordinanze anti-movida a quelle sui lavori pubblici, dalle case agli stranieri, ai pedaggi, alla legge sullaborto: è lungo lelenco dei casi in cui il Tribunale amministrativo regionale della Lombardia ha bocciato i provvedimenti del Comune di Milano o della Regione. Il Tar della Campania, a quanto pare, non è da meno. E così, dai e dai, è andata a finire che due amministratori di schieramenti opposti - il Pd Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, e il Pdl Riccardo De Corato, vicesindaco di Milano - si sono ritrovati insieme a dire «basta»: basta allinvadenza dei giudici amministrativi che pretendono di governare le città al posto nostro, senza limitarsi a verificare la conformità alla legge dei nostri provvedimenti ma prendendosi pure la libertà di stabilire cosa è meglio per i cittadini.
Loccasione per lanciare la crociata bipartisan contro i Tar è stato un convegno organizzato nel capoluogo lombardo sul tema apparentemente inoffensivo di «Mobilità e sviluppo sostenibile». Ma i due amministratori ne hanno approfittato per andare compatti allattacco dei giudici che mettono loro i bastoni tra le ruote. «Da Roma in giù - ha attaccato De Luca - il sistema giudiziario ha un rapporto patologico e penalizzante; sulle opere pubbliche cè un meccanismo criminale per cui chi si classifica secondo fa ricorso al Tar non per ragioni di procedura ma per ricattare chi ha vinto e lamministrazione. E da parte del Tar cè un costante pregiudizio a favore del singolo: la sospensione si dà a tutti».
Gli fa sponda immediatamente De Corato: «La continua interdizione del Tar nei riguardi dei Comuni è sotto gli occhi di tutti, ogni provvedimento è sottoposto a un triplice controllo: amministrativo, contabile e penale e ora ci si è messa anche la Corte costituzionale a bloccare le ordinanze. Viviamo in un Paese dove i sindaci devono rispondere su tutto e non hanno strumenti per intervenire e quando il governo ce li dà, interviene la magistratura per cassarli».
Rincara la dose De Luca: «Servirebbe una riforma legislativa -per far sì che chi fa ricorso e poi perde sia al Tar sia al Consiglio di Stato, venga sospeso dallalbo delle imprese e dalla partecipazione alle gare pubbliche. Se De Corato la pensa come me, mi domando che cosa ha fatto la sua maggioranza fino ad ora visto che ad esser seri sono questi i veri problemi della giustizia». A quel punto De Corato ribalta il ragionamento del collega, prendendosela con i politici della minoranza che a Milano amano rivolgersi al Tar per rimediare alle decisioni della maggioranza: «Credo che tanti esponenti del centrosinistra - ha osservato De Corato - che amano tanto i ricorsi al Tar, dovrebbero andare a scuola di amministrazione da un sindaco a loro vicino come De Luca», dice il vicesindaco meneghino.
Nel corso dellultimo anno, il Tar della Lombardia ha dato torto al Comune su una pluralità di provvedimenti: tra questi, le multe a chi scaricava in zone a traffico limitato e il cosiddetto «coprifuoco» in alcuni quartieri.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.