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Rivoluzione arbitri, abolito il sorteggio

Lanese: «Vittoria per noi direttori di gara». Carraro: «Ora allineati con l’Uefa». Galliani: «Siamo stati accontentati»

Alberto Ghiacci

Tra le mille polemiche e i mille dubbi di questi giorni, emerge una certezza. Il consiglio di Lega di ieri ha portato alla nomina del nuovo designatore arbitrale.
In attesa di Collina, è Maurizio Mattei l’uomo che deciderà settimanalmente gli arbitri di serie A e B per la stagione 2005-2006. Mattei, sul nome del quale c’è stata ampia convergenza, sarà supportato nel suo lavoro da Gennaro Borriello, Francesco Capraro, Carlo Sguizzato e Narciso Pisacreta (che lascerà l’attività di assistente di linea con un anno di anticipo). Il nuovo e unico designatore opererà le sue scelte su tutto il corpo arbitrale.
Ed ecco la seconda novità. Non ci sarà più il sorteggio. Eliminazione delle fasce di importanza delle partite quindi, e designazioni dirette da parte di Mattei. Con l’abolizione del sorteggio arbitrale la responsabilità di Mattei e del suo staff sarà totale. «Un ritorno alla normalità» lo ha dichiarato Tullio Lanese, presidente dell’Aia. «Una grande vittoria degli arbitri - ha proseguito poi Lanese - con cui si cancella l’anomalia del doppio designatore. Erano tre anni che tutti si auspicavano un cambiamento e finalmente tutte le componenti del Consiglio Federale si sono trovate d’accordo. Con Mattei c’è la possibilità di far crescere le nuove leve e ricreare armonia». Parole a cui fanno eco quelle del presidente della Federcalcio Franco Carraro: «Quando mi è arrivato l’input della Lega per l’abolizione del sorteggio sono stato molto contento. Siamo tornati in linea con la maggior parte dei Paesi Uefa». Ciò che ha stupito, vista l’importanza di una decisione del genere, è stato il fatto che tutti, ma proprio tutti, sono sembrati in armonia con il cambio di rotta e nessuno si è lamentato. Anzi, le facce sono sembrate tutte molto soddisfatte della decisione assunta. In sostanza, lo voleva l’Aia, lo voleva la Lega, lo desideravano le stesse società di calcio, e quindi la Figc non vedeva l’ora di cambiare l’aria dei fischietti. Il presidente della Lega Adriano Galliani si è così espresso: «Avevamo chiesto il designatore unico e l’abolizione delle fasce, siamo stati accontentati. Mattei ha fatto bene in serie C, speriamo faccia altrettanto in serie A». Intanto i due ex designatori, Bergamo e Pairetto, sono stati confermati dal Consiglio Federale nei loro incarichi internazionali presso Uefa e Fifa.
Mentre, quindi, a fine luglio non sono ancora chiari i quadri delle squadre che parteciperanno ai vari campionati, e una certezza non era cosa da poco, due sono addirittura da Guinness dei primati. Designatore unico e niente più sorteggio, in una delle estati più calde che il calcio ricordi, come definita da Carraro: «Mi auguro che questo sia stato l’anno più difficile».
Ma chi è Maurizio Mattei, cui spetterà l’arduo compito? Mattei ha un passato importante da arbitro: ha diretto 125 gare in A, 113 in B e 82 in C. Negli ultimi sei anni ha diretto la Can (Commissione arbitrale nazionale) C, senza mai entrare in polemica con nessuno e svolgendo sempre un ottimo lavoro. La Can C, anche nella passata stagione, ha avuto un ottimo livello. Ieri, sul sito dell’Associazione italiana arbitri ha dichiarato: «Per me non è cambiato nulla, resto un uomo dell’istituzione arbitrale. Vengo chiamato alla guida della Can e ho risposto come ho sempre fatto. Il lavoro sarà impegnativo ma la fatica non mi spaventa.

Sono abituato a lavorare sui campi di calcio».

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