Robben e Sneijder, scarti olandesi del Real Madrid, sono arrivati tra le prime 4

Il primo è stato ceduto al Bayern nelle cui file ha deciso le sfide di Firenze e dell'Old Trafford, il secondo ha trascinato l'Inter di Mourinho alla finale anticipata col Barcellona. Da non dimenticare il Lione che ha ceduto Benzema a Florentino Perez e i gol di Huntelaar col Milan

Non se la passano bene a Madrid. Non se la passano bene nè Florentino Perez, nè Jorge Valdano che sono gli ispiratori oltre che i realizzatori del sontuoso calcio-mercato dell'estate scorsa, chiuso con un deficit di quasi 250 milioni di euro. Non se la passano bene nell'attesa del "clasico", la sfida col Barcellona che di solito decide il primato della Luga, in Spagna: Messi ha tolto il sonno non solo agli interisti. Non se la passano bene perchè hanno nel fianco una ferita che sanguina e continua a sanguinare. Avevano la possibilità di giocare la finale di Champions nella loro cattedrale, il Santiago Bernabeu, e invece dovranno accontentarsi di vederla dal palco d'onore, in una poltrona defilata.
Ma questo è forse l'aspetto meno doloroso della vicenda che ha assunto contorni da commedia all'italiana appena sono state occupate le caselle delle quattro semifinaliste del torneo continentale. Prendiamo la prima delle quattro, la più inattesa: è arrivata alla semifinale dopo aver fatto cassa con la cessione di Benzema proprio al Real. Il centravanti francese non si è inserito negli schemi di Pellegrini, anzi è stato ricacciato indietro da Higuain, il ragazzo lanciato da Fabio Capello. Bene: i francesi senza Benzema invece di arretrare hanno raggiunto il traguardo europeo per la prima volta nella loro storia, facendo tesoro anche di un altro giocatore, sfuggito al Milan (Cissokho) per motivi stravaganti (la scusa del mal di denti, ma era il prezzo giudicato eccessivo).
Il capolavoro del Real però è nelle cessioni effettuate l'estate del 2009. Kakà, il primo della lista, non è riuscito a far bene come ai bei tempoi di Milanello e fino ad oggi la colpa è stata attribuita alla pubalgia. Transit. Ma con Robben hanno fatto felici i tedeschi del Bayern che da tempo non riuscivano ad avere un giocatore così importante e decisivo sotto porta, persiono più importante di Ribery, la stella bavarese. L'olandese, un mancino naturale abituato a partire da destra per chiudere col sinistro dal limite dell'area, è stato determinante nel trafiggere al cuore la Fiorentina nella partita di ritorno (all'andata ci fu la svista di Ovrebo) e nel ricacciare indietro i Red devilds di Ferguson. Il connazionale Wesley Sneijder ha fatto persino meglio perchè il suo arrivo ad Appiano Gentile ha cambiato la vita dell'Inter di Mourinho. I suoi sigilli, su punizione alcuni, i suoi assist deliziosi, hanno dato sostanza e spessore ai morattiani che con lui sono riusciti a fare il salto di qualità anche in Champions. Suo il lancio illuminato per Eto'o a Londra col Chelsea, sua la rasoiata di Mosca, sue anche talune proteste eccessive che gli hanno procurato qualche squalifica e qualche amorevole rimprovero.
A completare il quadro degli affari alla rovescia del Real Madrid bisogna aggiungere al puzzle anche la cessione, per 15 milioni, di Huntelaar, altro olandesino, al Milan nel quale il giovanotto si è inserito colmando qualche vuoto lasciato dagli infortuni di Pato.

Fin qui i gol di Huntelaar hanno consentito al Milan di Leonardo, dato per spacciato e in clamoroso ritardo rispetto all'Inter, di risalire la china e concludere il campionato inseguendo da vicino sia la prima della classe (3 punti) che la Roma (2 punti), seconda a sorpresa.
La conclusione può essere una sola: se fossimo nei dirigenti di qualche club italiano, andremmo di corsa a Madrid per prenotare al volo il fantasista Guti che non vuole più saperne di restare con i blancos.

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