Una «Svendopoli» annunciata, e per la verità già avviata, che il capogruppo dei Socialisti Riformisti alla Pisana, Donato Robilotta, vuole cercare di impedire a tutti i costi. Sullalienazione delle case dellAter di Roma, appartamenti spesso in posizione invidiabile venduti a prezzi ultrapopolari anche a inquilini che li hanno occupati abusivamente per poi farsi «sanare» la posizione, lesponente socialista ha chiesto da tempo di mettere paletti. Almeno gli edifici di pregio, insiste Robilotta, siano ceduti a prezzi di mercato, modificando la legge regionale che stabilisce i criteri per la vendita del patrimonio immobiliare dellex Iacp. Ora come ora, infatti, nemmeno le case più prestigiose, se inoptate, vengono messe allasta: lAter le riassegna a fortunati inquilini che potranno poi comprare a prezzi scontati. Ovviamente, il dubbio di Robilotta riguarda anche i nomi di questi sconosciuti inquilini. Dubbio amplificato da una certa carenza di trasparenza dellAter, come ha denunciato ieri il capogruppo socialista in regione. «Ho consegnato al presidente del Consiglio regionale - spiega Robilotta in una nota - una lettera di protesta ufficiale perché lAter di Roma non mi ha voluto consegnare la documentazione sulle vendite di pregio e sugli affitti delle stesse case, violando così norme dello statuto e impedendomi di esercitare le mie funzioni di vigilanza e controllo. Sono in attesa di sapere le decisioni del presidente del Consiglio Regionale prima di intraprendere ulteriori iniziative».
La cosa più grave, secondo lesponente dei Socialisti riformisti, è «che lAter di Roma non pubblichi gli elenchi delle case di pregio vendute e i loro acquirenti, così come lelenco degli affittuari delle case di pregio che non saranno vendute dallazienda». «Come si fa - continua Robilotta - a non capire che quel patrimonio è pubblico e i cittadini, che pagano le tasse con le quali sono state costruite queste case, hanno tutto il diritto a sapere a chi sono state regalate le case di pregio al centro di Roma?».
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