Incentivi statali, promozioni, sconti e finanziamenti a tasso zero fanno sì che comprare oggi unauto possa essere in molti casi un autentico affare. Non è però facile, un volta che si è deciso di cambiare macchina, fare la cosiddetta lista della spesa, quella dove inserire le auto che ci piacciono ma che devono rientrare nel nostro budget. A complicare larticolato panorama delle agevolazioni si aggiungono infatti, in alcuni casi, gli interventi a carattere locale che prevedono incentivi cumulabili a tutti quelli di cui la transazione che ci accingiamo a compiere beneficia già.
Esauriti da tempo i fondi stanziati da alcuni comuni per favorire la trasformazione a gas di un veicolo a benzina, sono ora due regioni, la Lombardia e la Valle dAosta, a offrire sostanziosi contributi per lacquisto di vetture poco inquinanti e a basse emissioni di CO2, puntando, soprattutto per quanto riguarda la prima, alla drastica riduzione dei vecchi diesel. È di 25 milioni lo stanziamento della regione Lombardia, da utilizzare entro il 31 dicembre per erogare un contributo fisso di 3mila euro per ogni vettura nuova acquistata con rottamazione di Euro 0 e diesel Euro 1 e Euro 2, qualora lintestatario abbia un reddito che rientra nei limiti fissati dal bando regionale. Lincentivo vale soltanto in alcune zone della Lombardia e per averne diritto bisogna redigere una specifica domanda al comune di residenza. Di più vasta applicazione è invece lincentivo da 2mila euro, completamente slegato dal reddito ma vincolato allacquisto di una vettura a Gpl inferiore ai due litri di cilindrata, a fronte della rottamazione di auto diesel fino a Euro 3.
La seconda regione virtuosa è la Valle dAosta, che il 20 marzo ha riproposto, con effetto retroattivo al 1° gennaio 2009, una norma del 2007 che contempla un contributo di 1.300 euro per lacquisto di autovetture Euro 4 ed Euro 5, indipendentemente dalle emissioni di CO2, e di 1.500 euro se lauto nuova è alimentata a benzina/metano o benzina/Gpl. I veicoli da rottamare devono semplicemente appartenere alle classi Euro 0, 1 e 2, quelli veramente nocivi per una regione dalle caratteristiche geografiche così particolari, custode di uno straordinario patrimonio naturale.
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