«Berlusconi? Tutte le volte che ci siamo rivolti a lui per un problema, ce lo ha sempre risolto». Così il presidente del Cio, Jacques Rogge, risponde a chi gli chiede se il presidente del Consiglio sia stato un po freddo nei confronti delle Olimpiadi torinesi. «Non speculiamo su questo - ha tagliato corto Rogge -. Tre volte gli abbiamo chiesto di intervenire e per altrettanti problemi si sono trovate soluzioni positive. Ultimamente gli ho scritto una lettera a proposito di alcuni passaggi burocratici riferiti al doping e in 24 ore ha risolto il problema».
«È un «ottimo accordo quello sul doping stipulato dal Governo italiano», ha continuato Rogge, «e il Cio sarà l'unica entità deputata ad effettuare i controlli e a relazionarsi con la Wada; si è adottato l'elenco delle sostanze vietate stilato dalla stessa Wada per il 2006, mentre lo stato italiano era fermo all'elenco del 2005; soltanto il Cio potrà entrare nei laboratori ed effettuare analisi i cui risultati sarano sottoposti solo alla Wada». Rogge ha anche aggiunto che A Torino si arriverà addirittura ad un aumento del 72% dei test, non solo in Italia, ma anche fuori, nei luoghi di residenza e allenamento degli atleti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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