Due militari americani sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco all'interno dell'affollato e centrale ministero dell'Interno di Kabul, nel quinto giorno di proteste legate al rogo di Corani da parte di personale statunitense della base aerea di Bagram, in Afghanistan. Secondo le autorità locali ieri in serata non si conosceva ancora l'identità del colpevole. Un portavoce talebano ha rivendicato via email l'azione, che è stata definita «inaccettabile» dal segretario alla Difesa Usa Panetta.
E mentre il ministero dell'Interno afghano prometteva un'inchiesta, a Kunduz, provincia del Nord, la polizia cercava di contenere una folla infuriata che ha cercato di assalire una sede locale delle Nazioni unite e che secondo la Bbc sarebbe riuscita ad appiccare il fuoco a un'ala del compound. Quattro manifestanti sono rimasti uccisi negli scontri con gli agenti. In altre province ci sono stati manifestazioni e scontri. Nel Laghman, a Nord-est, la folla ha preso di mira la residenza del governatore ma è stata arginata dall'intervento delle forze dell'ordine. I morti dall'inizio dei tumulti sarebbero almeno 27. Venerdì cerano stati violenti scontri anche a Herat, dove il contingente italiano non risulta però coinvolto.
Da diversi giorni ai consiglieri militari occidentali, che spesso lavorano all'interno di istituzioni afghane a fianco delle controparti locali, è stato chiesto di passare il minor tempo possibile in edifici pubblici e ministeri afghani per timore di assalti da parte della popolazione arrabbiata, che vede nel governo afghano e nel presidente Hamid Karzai collaboratori delle forze americane. E ieri il generale John R. Allen, comandante della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) ha deciso di richiamare tutto il personale straniero dai ministeri afghani. Martedì, alcuni lavoratori afghani alla base di Bagram hanno trovato copie del Corano incenerite in una parte della base, e sono usciti nelle strade per mostrare le pagine annerite alla popolazione, innescando così le proteste, le violenze, cresciute fino a diventare attacchi a obiettivi americani e occidentali. Per i musulmani, il Corano riporta alla lettera le parole di Dio rivelate al Profeta Maometto e la sua dissacrazione è una delle peggiori forme di blasfemia. I fatti di Bagram, che hanno ingigantito il già forte anti-americanismo della popolazione afghana, arrivano a poche settimane dalla pubblicazione di un video in cui si vedevano soldati americani urinare sui corpi di talebani uccisi in combattimento.
Secondo l'inchiesta americana, alcuni soldati avrebbero inavvertitamente messo in una pila di materiale da incenerire copie del Corano. «Non intenzionalmente», ha spiegato Barack Obama in una lettera di scuse che è stata consegnata giovedì dall'ambasciatore degli Stati Uniti Ryan Crocker al presidente Karzai.
Le scuse di Obama, che ricordano quelle di George W.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.