Rom accolti come turisti: così l’assessore pensa di eliminare il degrado

Rom accolti come turisti: così l’assessore pensa di eliminare il degrado

(...) è risibile». Secondo i consiglieri comunali all’opposizione Scidone persiste nella «negazione dell’evidenza». «I nomadi - dicono - caro Scidone, non li vuole nessuno in nessuna zona di Genova, da Ponente a Levante, perché ovunque essi si collocano creano problemi alla cittadinanza di vivibilità, sicurezza, igiene e decoro».
Dopo le dichiarazioni dell’assessore anche in redazione i lettori si sono scatenati. «Siamo basiti, così pensa di rilanciare Genova? Non si può fare così l’integrazione, sulla pelle della gente», scrive la signora Maria Ceroni. Intanto nelle delegazioni si è creato un certo fermento. Nella zona del Lagaccio, per esempio, dove la gente sta alla finestra perché teme colpi bassi dall’amministrazione comunale che è pronta a chiedere sempre nuove servitù senza dare mai nulla in cambio. «Ci mancherebbe adesso anche il parcheggio per gli zingari», girava voce ieri mattina dalle parti dell’ex caserma Gavoglio, con un malumore serpeggiante che attraversava tutto l’arcobaleno della politica.
Peggio solo la zona di Brignole, ormai preda di vagabondi e rom, che si accampano con più attenzione usando tende verdi che meglio si confondono con il povero verde rimasto. «Le bancarelle natalizie sono andate via, così gli zingari sono tornati», aggiunge Berbabò Brea, che ha fatto propria la battaglia del Giornale per il ripristino del decoro nella zona davanti alla stazione ferroviaria.

«Genova è preda del degrado e il Comune non fa altro che proclami» dice il consigliere, che ricorda come anche a due passi dalla Regione, nei Giardini di Plastica, ci sia un presidio notturno fisso di sbandati con i cani che alla mattina lasciando un tappeto di immondizia.

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