Rom, i municipi sul sentiero di guerra

I titoli dei giornali che indicano 15 aree per i futuri villaggi rom della solidarietà e le reazioni spaventate dei minisindaci, restano fuori dalle stanze della prefettura. Nessuno del Comune chiede ad Achille Serra di intervenire per l’ordine pubblico a Trastevere: per l’assessore Touadi tutto sotto controllo, malgrado due accoltellamenti nel giro di 30 giorni a Ponte Sisto. Solo un pulsantino nella cabina guida dei bus a tutelare i conducenti.
Ieri l’agenda dei lavori al comitato per l’ordine pubblico, presieduto dal prefetto, era fitta di argomenti importanti relativi alla sicurezza. A cominciare dai campi nomadi. Il Corriere della Sera lunedì ha anticipato dove sorgeranno i villaggi della solidarietà. I municipi interessati sarebbero il V, l’VIII, il XVIII, il XIX e il XX. Ma è secca la smentita di Serra: «La commissione (quella prevista dall’accordo fra Viminale e Campidoglio, ndr) non solo non si è mai riunita, non si è neppure formata. Di quello che anticipano e scrivono i giornali non è vero niente». Peccato che i minisindaci siano sul piede di guerra. «I giornali scrivono perché dal Comune qualcuno lascia trapelare i piani alla stampa - tuona Massimiliano Fasoli, XX municipio -. Dal gabinetto di Veltroni stanno decidendo tutto, senza neppure chiedere il nostro parere». Ha ragione Fasoli o Serra?
A Palazzo Valentini si è parlato anche delle recenti aggressioni agli autisti Trambus. «Solo episodi isolati», minimizza però il Prefetto. «Qualche uovo lanciato contro un tram, sassi contro un bus, un pugno - dicono -. Niente altro, niente da suscitare allarmismo. Se l’assessore Calamante non mi smentisce...». Figuriamoci. Anche per Calamante solo ragazzate. Serra però dopo aver dato un colpo al cerchio, ne dà uno alla botte. «I conducenti - dice - hanno un senso di insicurezza, bisogna intervenire. Saranno predisposti per la linea 051 (zona Ponte di Nona, ndr) servizi di avvistamento delle forze dell’ordine. Si è anche proposto al direttore di Trambus di installare sui bus dei segnalatori punto a punto per collegare la cabina dell’autista con la questura e i carabinieri. Potrebbe essere risolutivo».
La misura, annunciata per anni, è rimasta uno slogan. Infine, Trastevere. Il rione, come denuncia l’opposizione, è da un po’ di tempo anche il regno dei venditori abusivi e dello spaccio, teatro di risse, minacce, atti di vandalismo, con piazza Trilussa, vicolo del Bologna, Santa Maria in Trastevere nella hit parade del rischio. Senza dimenticare le storie di coltello a Ponte Sisto di cui si diceva. Un giornalista chiede se dalla Prefettura uscirà un’ordinanza per l’ordine pubblico a Trastevere. Ma il prefetto scuote la testa: «Chi ha gettato questo genere di allarme? Nessuno nel Comitato mi ha chiesto un’ordinanza del genere». Sarebbe toccato eventualmente all’assessore Touadi.

Ma per il Comune, per il comandante dei vigili, per lo stesso Serra, a Trastevere va tutto bene. Salvo il fenomeno degli ambulanti abusivi. Per loro ci sarà un potenziamento dei controlli della Guardia di finanza. Ed è tutto.

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