«Rom omicida e noi umiliati dal pm»

«La mia famiglia si sente offesa dalle parole di chi avrebbe invece dovuto proteggerci»

Il ministro della giustizia Clemente Mastella aveva appena deciso di aprire un’inchiesta dicendosi «amareggiato e sorpreso di fronte alla possibilità che qualcuno guadagni notorietà, oltre che soldi, dai gravi lutti che ha cagionato». Si riferiva al rom Marco Ahmetovic, il ventiduenne che pur ai domiciliari per aver ucciso guidando ubriaco 4 ragazzi, stipulava contratti e faceva da testimonial dietro lauta ricompensa. E soprattutto, il guardasigilli poneva dubbi sull’atteggiamento della magistratura. Nemmeno 24 ore dopo così rispondeva, con una nota, il procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno, Franco Ponticelli. «Come chiunque altro si trovi in una condizione di detenzione in carcere o agli arresti domiciliari, Ahmetovic può firmare contratti. La legge non lo nega.

Altra cosa sono le valutazioni morali delle operazioni commerciali che stanno dietro a questi contratti». Parole che hanno scatenato ulteriori polemiche. In questa lettera aperta la risposta di un genitore delle vittime.

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