Roma, apre la prima casa di accoglienza per i gay vittime di omofobia

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, spiega: "Abbiamo colmato un vuoto" e annuncia un investimento di 4milioni di euro non sono per le violenze contro le donne ma anche per i gay vittime di omofobia

Roma, apre la prima casa di accoglienza per i gay vittime di omofobia

Si chiama “Refuge Lgbt” ed è la prima casa di accoglienza temporanea per le vittime di omofobia. È stata inaugurata ieri a Roma dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme a Flavio Ronzi, presidente Croce Rossa di Roma e al portavoce Gay Center, Fabrizio Marrazzo.

Ecco gli enti promotori della casa rifugio per gay

Il progetto, come spiega Repubblica, è stato voluto e presentato dalla Croce Rosa di Roma e da Gay Center e realizzato con il sostegno della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma e della Chiesa Valdese, che ha finanziato la struttura con i fondi dell’8 x 1000, insieme a Gay.it come media partner. Il progetto ricalca il modello francese dove ci sono 40 strutture come questa che ospitano oltre 2000 persone l’anno. Sono già un centinaio le domande in attesa presentate per la casa d’accoglienza romana e si prevede che il numero salirà a breve. Saranno tutte selezionate sia dal Gay Help Line che dal network AndreA, una sorta di facebook rivolto al mondo Lgbt della Croce Rossa (www.networkandrea.ning.com).

Il ruolo della Regione Lazio

Zingaretti, visitando il rifugio, ha dichiarato: “Mi è capitato di inaugurare tante cose ma qua c’è qualcosa di particolare, del quale essere molto orgoglioso. Non c’è bisogno di ringraziare chi in questo progetto ci ha messo l’anima, e si vede”. E ha aggiunto: “La testardaggine ci ha permesso di realizzare questa casa protetta per i giovani Lgbt ed è la dimostrazione che le cose possono cambiare. Sarebbe stato indecente non prendere coscienza dell’assenza di questo servizio. Abbiamo colmato un vuoto. Sono contento che questo luogo non è una parentesi nel nulla. Come era una barbaria lasciare le donne sole davanti ai casi di violenza”.

Il presidente della Regione Lazio, infine, ha snocciolato un po’ di cifre: “Prima investivamo 250mila euro all’anno per sostenere l’attività di contrasto alla violenza sulle donne. Ora mettiamo a disposizione 4 milioni di euro, (i bandi si faranno a settembre) con i quali realizzeremo una serie di strutture e case protette”.

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